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Massari: 20 anni dopo, la Convenzione di Palermo resta l’arma piu’ efficace contro il crimine transnazionale

NEW YORK, 7 DICEMBRE – Durante un dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza, il Rappresentante Permanente italiano all’ONU, Ambasciatore Maurizio Massari, ha sottolineato il ruolo chiave degli strumenti legali nella razionalizzazione della cooperazione per combattere efficacemente la criminalità organizzata transnazionale: “La Convenzione di Palermo, entrata in vigore 20 anni fa, rimane lo strumento legale internazionale più efficace, specialmente nel contrasto del traffico di esseri umani e il contrabbando di migranti”.

“L’Italia ha sempre attribuito la massima importanza alla cooperazione internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale, e quest’anno non fa eccezione”, ha argomentato Massari ricordando l’adozione da parte della Terza Commissione dell’Assemblea Generale di una risoluzione omnibus sulla criminalità, che ribadisce la centralità del Programma delle Nazioni Unite per la Prevenzione del Crimine e la Giustizia Penale, compresa la sua capacità di cooperazione tecnica.

La Terza Commissione ha adottato la risoluzione all’unanimità con la co-sponsorizzazione di 85 Stati. Costruendo sul testo dell’anno scorso, fa il punto sui nuovi sviluppi nel campo della cooperazione multilaterale e, in particolare, sulle cinque risoluzioni che saranno adottate dall’Assemblea Generale nei prossimi giorni. La risoluzione include anche un nuovo linguaggio che rafforza il ruolo delle politiche di prevenzione della criminalità giovanile, la protezione dell’ambiente e l’importanza del contrasto efficace del flagello dello sfruttamento sessuale e degli abusi sui bambini. “Questi dovrebbero essere considerati la nuova frontiera nella lotta contro tali crimini”, ha affermato Massari.

Nel suo intervento, l’Italia ha sottolineato anche l’importanza della cooperazione tra polizia e magistratura. Una lotta efficace contro la criminalità organizzata dovrebbe basarsi su strumenti legali che razionalizzino questa cooperazione e garantiscano l’ammissibilità nei procedimenti nazionali delle prove raccolte all’estero e la creazione di unità specializzate capaci di utilizzare strumenti all’avanguardia per individuare e investigare gruppi criminali organizzati.

Massari ha enfatizzato l’importanza delle squadre investigative congiunte, il cui supporto è cruciale quando sono in corso procedimenti paralleli relativi allo stesso crimine. La base legale per questo strumento è l’Art. 19 della Convenzione di Palermo. Tuttavia, a livello regionale, altri accordi vincolanti prevedono la possibile istituzione di squadre investigative congiunte. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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