DUBAI, 1 DICEMBRE – La FAO e il governo italiano hanno firmato oggi una lettera di intenti volta a rafforzare la loro collaborazione in materia di azione climatica in agricoltura. L’accordo è stato finalizzato dal Direttore Generale della FAO QU Dongyu e dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a margine della COP28.
L’iniziativa mira a sostenere l’attuazione di azioni climatiche a livello globale, nazionale e locale, e a promuovere l’implementazione della Strategia della FAO sui cambiamenti climatici e il suo Piano d’Azione.
Alla cerimonia della firma Qu Dongyu ha espresso soddisfazione per la rinnovata collaborazione della FAO con l’Italia. L’accordo, ha sottolineato, ribadisce la convinzione reciproca che le azioni per la trasformazione dei sistemi agroalimentari rappresentano allo stesso tempo soluzioni per il clima e a sostegno dei piccoli agricoltori.
Lavorando insieme, ha aggiunto Qu, FAO e Italia potranno fare leva su soluzioni come l’ ‘agricoltura intelligente per il clima’ di nuova generazione; finanziamenti innovativi; sistemi agroalimentari intelligenti dal punto di vista energetico; bioeconomia; trasferimento di conoscenze e creazione di capacità; e coinvolgimento delle parti interessate.
Tra le iniziative previste dall’accordo, FAO e Italia collaboreranno per migliorare la capacità di adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici, per promuovere la mitigazione dei suoi effetti negativi, per migliorare il sequestro di carbonio, e per accelerare altre azioni climatiche in regioni come il Medio Oriente, l’Africa e i piccoli stati insulari in via di sviluppo. Le parti lavoreranno assieme per rafforzare la politica e la governance climatica globale e regionale e per aiutare la capacità dei paesi di pianificare l’azione climatica, rafforzando inoltre le iniziative climatiche concrete sul campo.
FAO e Italia istituiranno inoltre un comitato di lavoro congiunto per identificare iniziative concrete in paesi di aree geografiche specifiche.
L’accordo è stato firmato nel contesto del sostegno della FAO alla proposta italiana di accordo sul “Processo di Roma”, che mira a sviluppare un piano quinquennale per stimolare la crescita, gli investimenti e lo sviluppo sostenibile nei paesi in cui i flussi migratori sono maggiori.