ROMA, 29 NOVEMBRE – Per il 60% degli italiani è ”ormai troppo tardi per fare qualcosa, oggi paghiamo le conseguenze del non avere messo in atto soluzioni efficaci e tempestive per affrontare il cambiamento climatico“. Lo rivela l’indagine ‘Africa e salute: l’opinione degli italiani’, curata da Ipsos per Amref Italia in vista della Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si apre domani a Dubai.
Alla conferenza è in programma per il 3 dicembre il primo “Health Day”, segnale importante richiamato anche dal Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; Amref ha voluto infatti indagare il rapporto tra salute e cambiamento climatico, con una lente speciale sull’Africa, come già nel 2022.
L’indagine verrà presentata domani da Amref a Cop28. “Quello di dedicare una giornata alla salute, nel programma ufficiale di Cop28, è un segnale importante” ha detto il Direttore di Amref Italia, Guglielmo Micucci, “che ricorda al mondo intero che non possiamo più distinguere i temi dell’ambiente da quelli della salute globale. L’Africa è uno dei continenti più colpiti dal cambiamento climatico. Sebbene contribuisca solo per il 2-3% delle emissioni globali di gas serra, subisce gli effetti del cambiamento climatico in maniera sproporzionata, secondo i rapporti delle le Nazioni Unite”.
Proprio sul rapporto salute ed ambiente, a Torino si tiene oggi un convegno scientifico dal titolo “One Health: per la salute di tutti e del pianeta”, organizzato da Amref in collaborazione con l’Università di Torino, cui partecipano numerosi esperti, sia in presenza che da remoto.