NEW YORK, 24 OTTOBRE – Evitare spillover nella regione resta la preoccupazione principale e l’Italia continua a dialogare con i principali partner a questo scopo. Questo il messaggio del Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Ambasciatore Maurizio Massari, che oggi ha partecipato al dibattito in Consiglio di Sicurezza convocato dalla Presidenza di turno brasiliana sulla nuova crisi in Medioriente innescata dall’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre.
L’Ambasciatore Massari ha valorizzato l’intensa attività diplomatica del governo italiano dall’inizio della crisi ed espresso forte condanna nei confronti dei brutali atti terroristici di Hamas. Ha invocato l’immediato rilascio degli ostaggi e manifestato la piena solidarietà a Israele, sottolineando il diritto di Israele alla propria difesa nel rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.
Al tempo stesso, l’Ambasciatore Massari ha sottolineato che Hamas non rappresenta il popolo palestinese – che sta soffrendo immensamente a Gaza in questi giorni. Ha quindi evidenziato la necessità di accesso umanitario sicuro nella Striscia di Gaza per la consegna di cibo, acqua, elettricità, carburante, medicinali, e ogni altro bene di prima necessità.
Nel richiamare la partecipazione della Presidente del Consiglio Meloni al Vertice del Cairo lo scorso sabato, Massari ha ricordato gli incontri della Presidente con il Primo Ministro Netanyahu, con il Presidente Abbas e con il Re di Giordania, così come gli assidui contatti del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Tajani con i player regionali e le missioni in Israele, Giordania, Egitto e Tunisia. Ha quindi concluso richiamando l’urgenza di una soluzione politica che possa condurre a una soluzione a due Stati.
Il Consiglio di Sicurezza ha visto toni tesissimi e du duro scontro tra il Segretario generale, Antonio Guterres, e Israele, che ha provocato l’ira dell’ambasciatore israeliano e la richiesta, da parte dell’ambasciatore israeliano, Gilad Erdan, delle dimissioni immediate del capo delle Nazioni Unite.
“È importante – aveva detto Guterres intervenendo a Palazzo di Vetro in un clima incandescente – riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione”. Poi ha aggiunto che certo, “le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, ma anche che quegli stessi attacchi “non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”. Guterres aveva quindi deplorato le “chiare violazioni del diritto umanitario internazionale” che si stanno consumando nella Striscia e insistito con la richiesta di “un cessate il fuoco umanitario”, che Israele ha più volte rispedito al mittente. (@OnuItalia)