RIAD, 14 SETTEMBRE – Venezia ce l’ha fatta: non entrera’ nella black list dell’UNESCO dei siti Patrimonio dell’umanita’ a rischio. La decisione, presa oggi durante la 45/a sessione del
World Heritage Committee, a Riad, in Arabia Saudita, fa esultare l’amministrazione comunale veneziana e il governo, anche se il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha precisato che per la sua tutela “il lavoro continua”.
I delegati hanno preso la decisione all’unanimità, secondo quanto ha riferito il Comune. All’ordine del giorno vi era l’esame della ‘raccomandazione’ pubblicata dagli esperti dell’organizzazione internazionale, che avevano suggerito di inserire Venezia tra i siti a rischio, giudicando “insufficienti” le misure messe in campo per lottare contro il deteriorarsi della situazione ambientale ed economica. “Grazie al gioco di squadra del Governo italiano e di Venezia, abbiamo ottenuto un successo internazionale per la città lagunare. Continuiamo a lavorare per il forte rilancio del patrimonio culturale e del turismo in Italia”, ha dettto il Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Da giorni, nella capitale saudita, era presente una delegazione guidata dal direttore generale del Comune, Morris Ceron, assieme al vicesindaco Andrea Tomaello e all’assessore all’ambiente Massimiliano De Martin. In extremis, come ‘asso nella manica’, era stata comunicata l’approvazione, avvenuta l’altro ieri, del regolamento definitivo per il contributo d’accesso, quel “ticket” in sperimentazione dalla prossima primavera per gestire e limitare l’afflusso non programmato di visitatori giornalieri.
Per il sindaco Luigi Brugnaro “è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la salvaguardia di Venezia, e che la proposta di inserimento in danger list era molto politica e poco tecnica”. Sangiuliano a sua volta ha osservato che quella degli esperti Unesco era stata “un’indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi”, e che negli ultimi mesi “il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città”.
E d’altra parte, “‘organo dell’Unesco – puntualizza il ministro – ha rilevato che il sito deve affrontare importanti sfide legate alla complessità del suo ecosistema. Ha per questo chiesto all’Italia di proseguire con determinazione nell’azione di tutela del sito e l’ha incoraggiata a invitare l’Unesco e i suoi organi tecnici a svolgere una missione conoscitiva a Venezia, che potrà essere utile per avere un quadro aggiornato dello stato di conservazione del sito e della strategia messa in atto dal Governo nazionale e locale per garantirne la migliore salvaguardia”.