ROMA/DHAKA, 7 AGOSTO – Circa un mese fa era terminato l’incarico di Enrico Nunziata a Capo dell’Ambasciata d’Italia in Bangladesh, ufficializzato dalla sua nomina a Brazzaville, Repubblica del Congo. Oggi la Farnesina ha ufficializzato il nome del suo successore con il consueto tweet di inizio mandato. Antonio Alessandro (un passato anche alla RP ONU di New York) è stato dunque nominato nuovo Ambasciatore d’Italia a Dhaka dopo la sua esperienza quinquennale in Vietnam.
Tra i territori più floridi per il commercio internazionale tra il 1600 ed il 1800, il Bengala è stato parte dell’impero britannico (ed è tuttora membro del Commonwealth) fino all’indipendenza di India e Pakistan nel 1947, quando l’attuale Bangladesh fu incorporato, seppur geograficamente distante circa 1600km, al Pakistan. L’indipendenza vera e propria per il Bangladesh arrivò solo nel 1971, dopo intensi anni di guerra civile caratterizzati da discriminazioni razziali, linguistiche ed economiche che hanno lasciato il Paese in precarie condizioni dopo il raggiungimento dell’indipendenza politica. A ciò vanno aggiunte le ripetute catastrofi naturali (il Bengala è caratterizzato da alluvioni ed intense stagioni di monsoni), povertà diffusa e sottosviluppo, instabilità politica.
Nel 1991 l’istituzione di un governo democratico ha gradualmente accentuato il processo di sviluppo economico ed umano del Paese, che oggi può contare su un settore produttivo florido anche grazie alla creazione di numerose zone economiche speciali. In particolare, l’industria tessile è uno dei settori più sviluppati, motivo di interesse anche per l’industria italiana. La premier del Bangladesh Sheikh Hasina si è recata in visita istituzionale in Italia nel mese di Luglio, quando ha incontrato Giorgia Meloni.
“Rapporti economici, cambiamenti climatici, flussi migratori e molto altro al centro del mio
mandato in Bangladesh, che inizio con entusiasmo. Un Paese in forte sviluppo, a cui ci uniscono crescenti interessi e una grande e operosa comunità in Italia”, le priorità individuate dal neo Ambasciatore. In particolare, la cooperazione in ambito climatico sarà centrale vista la devastazione causata dai recenti fenomeni naturali catastrofici, deteriorata dall’impatto del cambiamento climatico, e fonte di ampi fenomeni migratori che interessano anche la penisola italiana.
Antonio Alessandro, romano di origine, entra in carriera diplomatica nel 190, DG Cooperazione allo Sviluppo con focus sulla regione asiatica. Tra il 1992 ed il 1996 la prima missione estera a Luanda, poi dall’Angola direttamente in Australia dove è Console a Brisbane. Nel 2000 rientra alla Farnesina, DG Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale dove si occupa di spazio e tecnologie dell’informazione. Nel 2003 riparte per l’estero per prestare servizio a New York, Rappresentanza Permanente presso l’ONU. Nel 2008 si trasferisce in Brasile, dove è Vice Capo Missione presso l’Ambasciata a Brasilia. Dal 2011 due nuovi incarichi alla Farnesina, prima alla DG Risorse ed Innovazione fino al 2014 e poi all’Unità di Coordinamento della Segreteria Generale. Arriva in Bangladesh direttamente dal Vietnam, dove ha ricoperto il ruolo di Ambasciatore ad Hanoi a partire dal 2018. (@giorgiodelgallo)