TUNISI, 6 LUGLIO – E’ stato siglato ieri, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, un nuovo accordo con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) per la realizzazione della fase 2 del progetto Mobi-TRE/ “La migrazione come risorsa: la mobilitazione della diaspora tunisina e la stabilizzazione delle comunità svantaggiate in Tunisia“, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Sulla base delle lezioni apprese nella prima fase, il progetto continuerà a fornire alla diaspora tunisina gli strumenti più adeguati per contribuire allo sviluppo del suo Paese d’origine, stimolare gli investimenti e l’imprenditoria tra i giovani e le donne delle regioni più vulnerabili e con alti tassi di mobilità migratoria, e creare posti di lavoro sostenibili e dignitosi per tutti e tutte.
La firma dell’accordo con l’OIM “e’ un’ulteriore testimonianza concreta dell’approccio globale promosso dal Governo italiano per la sua programmazione strategica nel campo della mobilità umana. Con questo nuovo contributo di 2 milioni di euro, ribadiamo il nostro impegno a investire nel capitale umano come fonte inestimabile per lo sviluppo del Paese”, ha dichiarato l’Ambasciatore italiano, Fabrizio Saggio.
“Mobi-TRE è uno dei progetti più innovativi che finanziamo, perché per la prima volta coinvolge la diaspora tunisina in investimenti nel proprio Paese d’origine, incoraggiandone la partecipazione attiva alle azioni di sviluppo, lontano dai tradizionali modelli di sostegno basati sul dono. La diaspora, per sua natura saldamente legata al territorio di origine e di destinazione, può essere sia un ponte culturale che una leva per lo sviluppo economico”, ha osservato il titolare dell’ufficio AICS di Tunisi, Andrea Senatori.
Nell’ambito della prima fase di Mobi-TRE sono stati sostenuti 56 progetti imprenditoriali in 14 governatorati. Questi progetti hanno permesso la creazione e il consolidamento di 367 posti di lavoro, di cui 151 con contratti di lavoro regolari, in particolare per i giovani tra i 18 e i 30 anni (60%), il 76% dei quali donne.
“L’OIM Tunisia è lieta del successo della prima fase di Mobi-TRE, in partenariato con l’AICS, e attende con impazienza il rinnovo della seconda fase che mira a consolidare i risultati ottenuti nel rafforzamento dell’impegno della diaspora e del suo contributo allo sviluppo della Tunisia”, ha sottolineato Azzouz SAMRI, Capo missione dell’OIM Tunisia.
Con l’obiettivo di creare maggiori legami tra il Paese di origine e quelli di destinazione attraverso una prospettiva di sviluppo transnazionale, Mobi-TRE nella fase 2 estenderà il suo campo d’azione ai tunisini residenti all’estero (TRE) in Germania, Arabia Saudita, Costa d’Avorio, Francia e Italia. Questa scelta si è basata su diversi criteri, in particolare sulla concentrazione dei TRE in Francia, Italia e Germania, sulla cooperazione economica e sulle relazioni migratorie storicamente esistenti con la Costa d’Avorio e sull’ammontare delle rimesse provenienti dall’Arabia Saudita. Un aspetto innovativo di questa seconda fase sarà il supporto tecnico fornito alle aziende, che consentirà loro di entrare in nuovi mercati e di vendere i propri prodotti online.Infine, ancor più che nella prima fase, sarà data priorità alle donne e ai giovani, ai gruppi vulnerabili e ai progetti imprenditoriali dell’economia sociale e solidale in grado di creare occupazione diretta e indiretta, nonché sostenibilità ambientale. (@OnuItalia)