ROMA, 5 LUGLIO – “L’UNICEF è profondamente preoccupato per la recente escalation di violenza a Jenin, in Cisgiordania. Secondo le ultime notizie, due giorni fa almeno tre bambini sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti, mentre centinaia di famiglie sono state sfollate a causa degli scontri in corso. Nel campo profughi locale, i servizi essenziali, come l’acqua e l’elettricità, sono interrotti”: lo ha detto Adele Khodr, Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa commentando i recenti episodi di violenza.
Lo stesso segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso profonda preoccupazione per quanto accaduto nella Cisgiordania occupata dove gli attacchi aerei israeliani hanno colpito un campo profughi densamente popolato. Guterres ha affermato che tutte le operazioni militari devono essere condotte nel pieno rispetto del diritto umanitario internazionale.
L’UNICEF da parte sua condanna tutti gli atti di violenza contro i bambini e chiede l‘immediata cessazione della violenza armata. ”I bambini devono essere sempre protetti da ogni forma di violenza, e gravi violazioni, e tutte le parti hanno l’obbligo di proteggere i civili – soprattutto i bambini – in base alle leggi umanitarie internazionali e ai diritti umani.”, ha aggiunto Khodr ricordando che negli ultimi due anni i bambini hanno assistito a ricorrenti cicli di violenza, con tre escalation nella Striscia di Gaza e dintorni e numerosi incidenti legati al conflitto in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. L’UNICEF è particolarmente preoccupato per l’aumento della violenza in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Dall’inizio del 2023, sono stati uccisi 33 bambini, 27 palestinesi e 6 israeliani. Questi numeri sono quasi pari a quelli dell’intero anno 2022, che era già stato considerato l’anno più letale per i bambini in Cisgiordania dal 2004, ha aggiunto. Gravi violazioni contro i bambini, tra cui uccisioni e mutilazioni, sono inaccettabili. L’UNICEF esorta tutte le parti a garantire ai bambini la protezione speciale a cui hanno diritto, a proteggere il loro diritto alla vita e ad astenersi dall’usare la violenza, soprattutto contro i bambini, indipendentemente da chi siano o dove si trovino. Porre fine alle violenze ricorrenti è il modo migliore per garantire che i bambini possano crescere in pace e sicurezza”, è l’appello dell’agenzia dell’Onu per l’infanzia.
I DANNI
Per Guterres gli attacchi aerei a Jenin hanno ”danneggiato in modo significativo” le strutture in cui vivevano le persone sia nel campo che nei quartieri circostanti. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha avvertito che a causa di danni alle infrastrutture, la maggior parte del campo di Jenin ha perso l’accesso all’acqua potabile e allelettricità. L’agenzia, che gestisce quattro scuole, un centro sanitario e altre strutture nel campo di Jenin, ha affermato che molti residenti avevano urgente bisogno di cibo, acqua potabile e latte in polvere per i bambini. A partire da lunedì, tutte le installazioni dell’UNRWA nel campo, gestite da 90 membri del personale, erano fuori servizio a causa dei pesanti scontri a fuoco. Almeno due ospedali sono stati danneggiati da attacchi che hanno comportato l’uso di munizioni e bombole di gas. ”Gli attacchi contro l’assistenza sanitaria, incluso l’impedimento dell’accesso alle persone ferite, sono estremamente preoccupanti”, ha accusato l’OMS, chiedendo ”rispetto e protezione dell’assistenza sanitaria”, compreso il passaggio sicuro ai servizi sanitari a Jenin e in tutta la Palestina. L’agenzia ha ricordato che quest’anno c’è stato un ”aumento significativo” degli attacchi alle strutture sanitarie in Cisgiordania. I primi cinque mesi del 2023 hanno visto almeno 124 attacchi documentati dall’OMS, che hanno provocato il ferimento di 39 operatori sanitari e colpito 117 ambulanze.