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sabato, Settembre 7, 2024

Somalia: Mattarella ricorda i peacekeeper italiani della Battaglia del Pastificio

ROMA, 2 LUGLIO – Nella ricorrenza del trentesimo anniversario della “Battaglia del Pastificio” (Checkpoint Pasta) il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto un deferente pensiero alla memoria dei tre soldati italiani, parte di un contingente delle Nazioni Unite, che persero la vita in Somalia per contribuire a ripristinare la pace in un Paese stremato da anni di guerra civile, di carestia e di pestilenze.

“Quel 2 luglio 1993, nel corso di una operazione di ricerca di armi nascoste da miliziani, soldati di leva operarono fianco a fianco con le forze speciali in un ambiente complesso e ostile, affrontando un soverchiante avversario con grande coraggio, meritando la concessione di quattro Medaglie d’Oro al Valor Militare per meriti individuali”, ha detto Mattarella: “Nelle ore dei combattimenti si susseguirono innumerevoli atti di eroismo frutto di un alto senso dell’onore militare e del dovere, segnando una pagina di grande significato per il nostro Paese e l’intera Comunità internazionale”.

Sono trascorsi lunghi anni da quello scontro a fuoco passato alla storia come la Battaglia del Pastificio. Quel giorno hanno combattuto e hanno perso la vita Andrea Millevoi, Stefano Paolicchi, Pasquale Baccaro. La missione militare italiana in Somalia, denominata ‘Ibis’, era iniziata il 13 dicembre 1992, nell’ ambito dell’ operazione internazionale ‘Restore Hope’ in risposta alla richiesta dell’ Onu per tentare di fronteggiare la situazione nel Paese del Corno d’Africa stremato da anni di guerra civile, di carestia e di pestilenze. “Ibis” era incentrata sulla Brigata paracadutisti ‘Folgore’.

Il 2 luglio 1993, a Mogadiscio, i militari del contingente italiano vennero attaccati nei pressi del check point ‘Pasta’ dai miliziani del signore della guerra locale Mohamed Aidid. Negli scontri caddero il sottotenente Millevoi, dell’ 8/o Reggimento ‘Lancieri di Montebello’, il sergente maggiore Stefano Paolicchi, del 9/o Reggimento d’ assalto ‘Col Moschin’ ed il paracadutista Pasquale Baccaro, del 186/o Reggimento ‘Folgore’, tutti decorati con Medaglia d’ Oro al valor militare alla memoria. Altri 23 soldati rimasero feriti.

La missione militare italiana in Somalia prosegui’ fino al 21 marzo 1994. Durante l’operazione hanno perso la vita 12 militari italiani, una infermiera volontaria delle Croce Rossa e 2 giornalisti. Altri 107 militari sono rimasti feriti. Questo il resto del bilancio della missione: oltre 12.000 uomini impiegati, 6 milioni di chilometri percorsi e 4.000 ore di volo effettuate dagli elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito; 600 le scorte a convogli umanitari; 1.320 le operazioni di rastrellamento; 4.000 le armi di ogni tipo sequestrate; 200.000 le visite mediche e 233.000 gli interventi veterinari ed i  trattamenti antiparassitari; 9.000 le giornate di ricovero e 600 gli interventi chirurgici nell’ospedale da campo dell’ Esercito. Infine, 100 le scuole riaperte e 22 gli orfanotrofi cui venne fornita assistenza.

 

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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