GINEVRA, 24 MARZO – L’Italia ribadisce l’impegno a promuovere e tutelare i diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, etniche, linguistiche e religiose, comprese le minoranze cristiane che continuano a subire persecuzioni e aggressioni: lo ha ricordato il Rappresentante permanente d’Italia presso l’Onu a Ginevra, ambasciatore Vincenzo Grassi, intervenendo nell’ambito del Dialogo Interattivo con il Relatore Speciale sulle questioni inerenti alle minoranze, Fernand de Varennes, nel quadro della 52ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
Grassi ha ricordato il 30° anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone appartenenti a minoranze (2022), sottolineando l’importanza di tale tema, soprattutto nel contesto di conflitti armati e crisi umanitarie.Sempre nel 2022 si è celebrato il 30° anniversario della chiusura del contenzioso tra Italia e Austria sull’Alto Adige/Sud Tirolo, che rappresenta – ha osservato Grassi – un modello concreto di dialogo e convivenza nel quadro della comune appartenenza all’Unione Europea.
Quanto al rapporto presentato dal Relatore Speciale, l’Italia ha rimarcato la necessità di sfruttare lo slancio generato dalla commemorazione del 30° anniversario della Dichiarazione delle Nazioni Unite, al fine di promuovere sinergie all’interno dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR) e con altre entità dell’ONU per rafforzare la discussione sui diritti delle minoranze, così come la loro tutela.
L’Italia ha quindi espresso sostegno per l’appello formulato dal Relatore Speciale a integrare la protezione dei diritti delle minoranze nell’ambito del Sistema delle Nazioni Unite, anche tenendo in considerazione l’esperienza offerta da centri come l’Accademia Europea di Bolzano.