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sabato, Ottobre 5, 2024

Nucleare Iran: Cortese, ”Forti preoccupazioni”. AIEA, ”discussioni costruttive”

VIENNA, 8 MARZO – ”Forte preoccupazione” per gli sviluppi del nucleare iraniano è stata espressa dal Rappresentante permanente presso le organizzazioni internazionali a Vienna, ambasciatore Alessandro Cortese, nel corso della riunione trimestrale del Consiglio dei Governatori dell’AIEA. In particolare Cortese ha esortato l’Iran a dare seguito con azioni concrete agli impegni politici di cooperazione con l’Agenzia.

l’Ambasciatore Cortese

Le riunioni del Consiglio giungono dopo il rientro a Vienna del capo dell’agenzia atomica dell’Onu Rafael Mariano Grossi che aveva definito ”costruttive” le discussioni avute durante la visita a Teheran con i funzionari iraniani, interlocuzioni che, secondo Grossi, potrebbero portare a “importanti accordi” sulla questione nucleare iraniana. “Grazie alle discussioni costruttive che stiamo avendo ora… sono convinto che apriremo la strada ad accordi importanti”, aveva dichiarato Grossi nel corso di una conferenza stampa a Teheran insieme al direttore dell’Agenzia iraniana per l’energia atomica, Mohammad Eslami. Lo stesso Eslami aveva annunciato che l’Iran aveva riattivato le telecamere di controllo degli impianti nucleari previste dall’accordo e dichiarato: ”Il caso relativo alle divergenze tra l’Iran e l’Aiea, riguardo al ritrovamento di particelle di uranio arricchito quasi all’84%, è stato finalizzato e chiuso”.

Rafael Mariano Grossi

Per Eslami ”dopo il recente lavoro di perizie da parte degli ispettori dell’Agenzia in Iran, è diventato chiaro che non ci sono speciali deviazioni nel (programma) nucleare iraniano…..Ci auguriamo che la visita di Grossi in Iran abbia rimosso gli ostacoli nei colloqui per rilanciare l’accordo nucleare”.

Durante a missione di Grossi a Teheran, Iran e AIEA avevano convenuto che le interazioni tra l’AIEA e l’Iran ”saranno condotte in uno spirito di collaborazione e in piena conformità con le competenze dell’AIEA e con i diritti e gli obblighi della Repubblica islamica dell’Iran, sulla base dell’accordo globale sulle salvaguardie”.
Per quanto riguarda le questioni di salvaguardia in sospeso relative alle tre località, ”l’Iran ha espresso la sua disponibilità a continuare la sua cooperazione e a fornire ulteriori informazioni e accesso per affrontare le questioni di salvaguardia in sospeso”.
Infine l’Iran, su base volontaria, consentirà all’AIEA di attuare ulteriori attività di verifica e monitoraggio adeguate. Le modalità saranno concordate tra le due parti nel corso di una riunione tecnica che si svolgerà prossimamente a Teheran.

La settimana scorsa l’Aeia aveva fatto sapere di avere avviato discussioni con Teheran riguardo all’origine di particelle di uranio arricchito fino all’83,7%, livello molto vicino a quello necessario per lo sviluppo di armi nucleari, trovate nello stabilimento di Fordo. Nel sito le telecamere di sorveglianza erano fuori uso.
L’accordo nucleare iraniano del 2015 ha limitato le scorte di uranio di Teheran a 300 chilogrammi e l’arricchimento al 3,67%, sufficiente per l’uso civile e l’alimentazione di una centrale nucleare.
Con il ritiro unilaterale dall’accordo degli Stati Uniti, nel 2018, anche il dialogo tra Teheran e gli altri Paesi (coinvolti nell’accordo del 2015) si è deteriorato. Anche se i tentativi della comunità internazionale sono volti a ripristinarlo.

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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