NEW YORK/ROMA, 2 MARZO – Da ‘spalla’ della politica Usa in quanto seconda moglie del senatore repubblicano e candidato alla presidenza John McCain ai vertici del più grande gruppo umanitario del mondo, in prima linea nella crisi alimentare globale. Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres e il direttore generale della Fao QU Dongyu hanno nominato l’americana Cindy McCain alla guida del World Food Programme, una delle tre agenzie del polo agro-alimentare dell’Onu con sede a Roma.
L’annuncio della nomina della vedova del senatore McCain era stato anticipato ieri sui media e alla McCain, attuale ambasciatrice dell’amministrazione Biden presso il polo alimentare romano dell’ONU, erano arrivate le congratulazioni del suo predecessore, l’ex governatore della South Carolina David Beasley, al timone del WFP per gli ultimi sei anni.
Cindy McCain, che ha 68 anni ed e’ dal 2000 erede di un impero della birra, ha partecipato per decenni ad attività umanitarie, ma la sua nomina l’anno scorso ad inviata degli Stati Uniti presso le agenzie delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (oltre alla Fao e al Wfp anche l’Ifad) aveva segnato il suo primo ruolo formale in politica. Il World Food Programme impiega 21 mila persone in tutto il mondo e nel 2020 ha vinto il premio Nobel per la pace.
Come ambasciatrice dell’amministrazione Biden, Cindy McCain ha fatto parte di un piccolo gruppo di diplomatici statunitensi che hanno lavorato per limitare i danni dell’invasione russa dell’Ucraina sul fronte dei prezzi globali dei prodotti alimentari che minacciano di destabilizzare decine di Paesi fragili già sull’orlo della fame. In un’intervista rilasciata a ‘Poltico’ lo scorso anno, McCain aveva descritto i suoi primi mesi di lavoro come “un battesimo del fuoco”. (@OnuItalia)