NEW YORK, 23 FEBBRAIO – Con 141 voti a favore alla vigilia del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, l’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato una risoluzione sponsorizzata anche dall’Italia in cui si fa appello per una pace giusta e in linea con la Carta dell’Onu e che rispetti l’integrita’ territoriale del paese aggredito dalla Russia. “E’ una grande vittoria in nome della liberta’”, ha commentato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha partecipato al voto su “un testo che difende l’Ucraina ma che è soprattutto in favore della pace”.
“I paesi, come l’Italia, che hanno sostenuto la risoluzione che ribadisce
l’indipendenza dell’ Ucraina e che condanna l’invasione russa, ma che punta a creare la pace, hanno stravinto”, ha aggiunto il ministro parlando con la stampa dopo il voto. La risoluzione, che ha raccolto 75 co-sponsor nel corso di una sessione speciale di emergenza, e’ la sesta adottata dall’Assemblea in un anno di guerra. Trentadue Paesi si sono astenuti: tra questi Cina, India, e Iran oltre anche a Cuba, Pakistan, Angola, Etiopia, Algeria, Sudafrica, Zimbabwe. Solo sette Stati membri dell’Onu si sono opposti: oltre alla Russia hanno votato no Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e, per la prima volta, il Mali.
Il testo adottato sottolinea “la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”. Il testo “ribadisce
l’impegno per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti” e chiede “la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe”. La Ue e tutti i suoi stati membri hanno giocato la loro parte, ha detto l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione, Josep Borrell, parlando con i giornalisti dopo il voto assieme ai ministri degli Esteri dei paesi europei tra cui Tajani. E ha aggiunto, sottolineando il forte peso morale del nuovo documento, che “una risoluzione dell’Assemblea Generale non e’ carta straccia. E’ qualcosa che esprime le preoccupazioni della comunita’ internazionale. Tutti dicono che vogliono la pace, ma bisogna passare dalle belle parole alla pratica: quale pace e come?”.
Prima del voto erano stati respinti due emendamenti presentati ieri dalla Bielorussia uno dei quali chiedeva di sostituire il termine “invasione” con quello di “Operazione speciale”. Il primo emendamento ha ottenuto 11 sì, 94 no e 56 astenuti, mentre il
secondo ha raccolto 15 voti a favore, 91 contrari e 52 astenuti.