ANTIOCHIA, 12 FEBBRAIO – I vigili del fuoco italiani, su incarico dell’Onu, coordinano i team di ricerca e soccorso dei dispersi arrivati da Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain che stanno operando nella zona di Antiochia. La struttura di coordinamento italiana, il cui centro di coordinamento di settore (Scc) è insediato all’interno del campo base dei Vvf a Hatay e che e’ supportata nell’incarico da Cina, Gran Bretagna e Oman, invia sui siti di intervento i team in base alle priorità scaturite dalla lettura di dati e informazioni raccolte, sistema che consente di rendere più efficace l’azione di soccorso.
“L’attribuzione da parte dell’ONU ai nostri Vigili del fuoco dell’attività di coordinamento dei soccorsi dei team Usar internazionali impegnati ad Antiochia è il riconoscimento dell’impegno costante che il Corpo nazionale svolge da sempre in scenari emergenziali in Italia e all’estero, distinguendosi per l’elevata specializzazione e la professionalità”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commentando l’incarico.
È arrivato intanto oggi in Turchia il secondo team del Servizio Nazionale della Protezione Civile che, nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, opera a supporto delle autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso dei dispersi a seguito del terremoto del 6 febbraio. Il contingente dà il cambio alle squadre USAR (Urban Search and Rescue) dei Vigili del Fuoco, al personale dei servizi sanitari regionali di Lazio e Toscana e ai funzionari del Dipartimento della Protezione Civile che, dalle prime ore successive al forte sisma, hanno operato, su indicazione delle autorità locali, nella città di Antiochia. Il personale sanitario di supporto alle squadre USAR, arrivato in Turchia, proviene dalle Aziende sanitarie regionali di Lazio, Toscana e Lombardia.
Nei primi sei giorni sul campo, le attività del team di soccorso italiano hanno permesso di salvare dalle macerie due ragazzi di 23 e 26 anni e recuperare 16 corpi senza vita, tra i quali 7 bambini tra i 4 e i 9 anni.
Le squadre USAR, con turni che consentono una rotazione ogni otto ore, garantiscono l’azione di soccorso 24 ore su 24, malgrado le temperature che in questi giorni, di notte, sono ampiamente sotto allo zero. Una situazione difficile dal punto di vista operativo, anche per l’enorme richiesta di aiuto da parte della popolazione turca duramente colpita dal sisma. (@OnuItalia)