ROMA, 4 GENNAIO – Continua il viaggio del fotografo Stefano Guindani per il progetto ‘BG4SDGs – Time To Change’, che, insieme a Banca Generali, vuole indagare il processo di avvicinamento all’Agenda 2030 attraverso l’analisi dello stato dell’arte dei 17 Obiettivi di sviluppo Sostenibile. Guindani è arrivato al decimo capitolo, ‘Ridurre le disuguaglianze’ e si trova in Irlanda del Nord per inquadrare gli effetti dell’esclusione sociale e delle sperequazioni. Nella sua ricerca, cominciata nel settembre del 2021, il fotografo sta spaziando oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti, Maldive, Turchia e Sudafrica. Nascono allora i reportage dall’Oceano indiano, dal deserto del Corno d’Africa, dai ghiacci polari.Secondo i dati OCSE sono oltre 2 i milioni di persone nei Paesi avanzati senza una casa e un tetto sotto cui ripararsi, che vivono e affrontano ogni giorno una delle forme più estreme di esclusione sociale. Un numero in crescita di circa il 10% ogni anno, con gli USA al primo posto e poi l’Irlanda del Nord tra i Paesi avanzati europei che presentano una elevata incidenza di persone senzatetto, fenomeno indotto dalla non lontana crisi abitativa del 2019. Dopo molti anni in cui il tasso di famiglie con case di proprietà era tra i più alti al mondo, la situazione in Irlanda si è ribaltata dopo la crisi finanziaria prima e poi la Brexit, con i costi degli affitti quasi quadruplicati negli ultimi 5 anni che hanno causato un aumento considerevole di sfratti e una situazione complessa da gestire, caratterizzata da elevati livelli di disuguaglianza interna al Paese. Per analizzare la situazione, Guindani è andato a Belfast per fotografare le condizioni in cui oggi vivono molti senzatetto con l’obiettivo di sensibilizzare e portare l’esperienza di vite al margine della società in contesti complessi, dove alle già presenti difficoltà quotidiane, si aggiungono quelle dettate dalla necessità di sopravvivenza. Quella della disuguaglianza rappresenta infatti uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la povertà e quindi al raggiungimento di diversi obiettivi presenti nella Agenda delle Nazioni Unite.
IL CASO IRLANDESE
Una direzione contraria a tutto questo è quella intrapresa dall’istituto Helm Housing con il lancio del progetto pilota ‘Housing First Belfast’ nel 2013 dedicato a tutte quelle persone che vivono senza casa da molti anni e che quindi hanno bisogno di maggiore supporto. L’obiettivo di questo progetto, raccontato e documentato dal fotografo, è infatti quello di contrastare questo fenomeno attraverso l’inserimento delle persone senzatetto in singoli appartamenti indipendenti, allo scopo di favorirne uno stato di benessere dignitoso e con forme di reintegrazione sociale.
‘Un progetto complesso e virtuoso ma anche un modo diverso e pragmatico di vedere il mondo, dove il bene dei singoli e il bene comune diventano una cosa sola”, ha dichiarato Guindani.
Time to Change prosegue per altri mesi in modo da approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo è duplice: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili.