SHAMA, 24 DICEMBRE – “Presidio di pace, addestramento alle Forze Armate libanesi, supporto alla popolazione civile. Se nel mondo ci guardano con tanta considerazione è anche merito di ciò che fate qui”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in visita oggi al contingente italiano della missione UNIFIL nel Libano meridionale.
“Tutti gli italiani vi sono grati. Voi siete l’onore dell’Italia”, che vi guarda “con stima”, perché siete un bell’esempio dell’Italia per bene, dell’Italia che lavora e dell’Italia che ha coraggio”, ha detto il Ministro. “Siete lo strumento fondamentale della politica internazionale dell’Italia”, in Libano come in altri settori, e “siete chiamati ad aprire le porte alla presenza italiana e a una maggiore influenza del nostro Paese, anche economica”, ha detto Tajani,
che ha parlato ai militari indossando una giacca mimetica.
La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse. “Il governo ha in programma una serie di missioni economiche e internazionali e lavoreremo dove c’è già una presenza di nostri militari affinché le nostre imprese possano trovare terreno fertile”, ha detto Tajani.
Il Ministro ha quindi aggiunto che “ovunque operiamo, i nostri militari sono stimati, apprezzati e ben voluti”. Come italiani “non sottovalutiamoci. Giochiamoci la partita. Siamo una squadra di serie A in grado di competere con chiunque altro nel mondo” e “il mondo ci guarda con grande considerazione, perché abbiamo una storia e un modo di fare che tanti altri non hanno”. (@OnuItalia)