TRIESTE, 14 DICEMBRE – Si conclude domani a Trieste ”Salute Mentale di Comunità: verso un percorso condiviso in Sudan, Camerun, Ciad e Repubblica Centrafricana” evento organizzato da Aics Khartoum e dall’Area Salute Mentale di ASUGI (Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina) di Trieste e Gorizia che ha riunito esperti dei diversi paesi coinvolti per una condivisione di esperienze che mette al centro il concetto di salute mentale nelle sue diverse sfaccettature, in un quadro di cooperazione internazionale.
Già la recente Giornata Mondiale della Disabilità era stata l’occasione per riflettere sui vari aspetti della disabilità fisica, sensoriale e psichica e proprio quest’ultima, ancor poco conosciuta, merita un’attenzione particolare, anche per la complessità socio-sanitaria degli interventi di salute mentale realizzati nei contesti di crisi. La scelta di organizzare l’evento a Trieste è stata fortemente voluta dall’AICS, in quanto luogo simbolo e realtà operativa vitale riconosciuta a livello internazionale come esperienza avanzata in salute mentale, che realizza quotidianamente percorsi di inclusione comunitaria per le persone in contatto con i Centri di Salute Mentale. Gli stili operativi, le culture e l’organizzazione, si avvalgono costantemente dell’apporto di altri enti pubblici e del terzo settore, agenzie, associazioni, organizzazioni non governative, cooperative sociali, cittadini, per la costruzione di percorsi di concreta tutela dei diritti e di accesso alle opportunità del territorio di chi vive, insieme alle proprie famiglie, una condizione di disagio e marginalità.
”La salute mentale è indissolubilmente legata alla salute – ha detto Luca Maestripieri, direttore di Aics – Il dolore che non tocchiamo, il dolore che non vediamo, è anche il più difficile da guarire. La salute mentale tocca la vita di tutti e, in tal senso, rappresenta una responsabilità collettiva. Nonostante ciò, a livello globale, la quantità di assistenza allo sviluppo dedicata alla salute mentale rimane esigua. Gli ultimi dati dell’OMS hanno evidenziato l’urgente necessità di aumentare gli investimenti per la salute mentale e il cronico sottofinanziamento in questo settore è stato esacerbato dalla pandemia di COVID-19, che ha provocato una crescente domanda di servizi di salute mentale”. Maestripieri ha sottolineato che ”L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è fermamente impegnata a investire in cure per la salute mentale di qualità e a prezzi accessibili per tutti come parte della copertura sanitaria universale’‘. L’evento si colloca nel solco dell’azione della Cooperazione Italiana nel settore sociosanitario: AICS, che da anni opera in Sudan e nei paesi protagonisti di questa Conferenza, attraverso un’azione sinergica e multisettoriale, intende promuovere e rafforzare i servizi di salute mentale comunitari in Sudan, Camerun, Ciad, e RCA, offrendo opportunità di scambio e rafforzamento delle reti collaborative e operative sul campo.
Nel corso dell’evento vengono presentate le esperienze dei servizi di salute mentale di ASU GI, i progetti di collaborazione avviati con altri paesi, come il Burkina Faso e l’attività di Centro Collaboratore OMS per la formazione e lo sviluppo di processi di deistituzionalizzazione.