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venerdì, Ottobre 4, 2024

Libano rimpatria profughi, Italia accoglie con i corridoi umanitari

ROMA, 26 OTTOBRE – Mentre il Libano rimpatria in Siria circa mille profughi, per lo piu’ donne e bambini, sono arrivate questa mattina all’aeroporto di Fiumicino 37 persone di origine siriana, tra i quali 13 minori, con un volo da Beirut. Venerdì 28 ottobre arriveranno altri 29 profughi, sempre dal Libano.

I rifugiati, famiglie e singoli originari di diverse città siriane come Homs, Aleppo, Damasco, che negli ultimi mesi hanno sofferto un pesante peggioramento delle loro condizioni di vita anche a causa della grave crisi economica e sociale che sta attraversando il Libano, saranno ospitati e ospitate in diverse regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia. L’accoglienza dei corridoi umanitari è realizzata da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Diaconia e Tavola valdese.

I nuclei familiari saranno accolti anche da associazioni, parrocchie, comunità e singoli cittadini su tutto il territorio nazionale e parteciperanno ad un percorso di integrazione: per i bambini attraverso l’immediata iscrizione a scuola e per gli adulti, con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo lavorativo. I corridoi umanitari, interamente autofinanziati (dalla raccolta fondi di Sant’Egidio e dall’8 per mille delle Chiese valdesi e metodiste) e realizzati grazie a una rete di accoglienza diffusa, rappresentano una best practice che coniuga solidarietà e sicurezza. Solo dal Libano, dal 2016 ad oggi, sono arrivate in Italia, grazie ai corridoi umanitari, oltre 2.300 persone. Oltre 7mila sono invece quelle giunte, complessivamente, fra Italia e altri paesi europei, con lo stesso sistema.

Oggi intanto ha preso il via il controverso piano di Beirut criticato da Onu e dalla Ue. Le autorità e media libanesi e siriani riferiscono di circa 200 famiglie rimpatriate. Gli uomini adulti, afferma l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, si sono rifiutati
in larga parte di tornare in patria per evitare di svolgere il
tanto temuto servizio militare in un paese da più di 11 anni
travolto da un conflitto armato.

Il piano di rimpatrio prevede, secondo le fonti ufficiali libanesi, il rientro in Siria di 15mila profughi dei circa 800 mila che, secondo l’ONU, si trovano nel paese. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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