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lunedì, Ottobre 14, 2024

UNTOC: criminalità transnazionale; Cortese, Convenzione di Palermo va implementata

VIENNA, 18 OTTOBRE – L’11a Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata (UNTOC) ha preso il via a Vienna ”un’occasione di rappresentare un’opportunità per accelerare l’attuazione della Convenzione, e per impedire ai gruppi criminali di sfruttare le crisi che continuano a moltiplicarsi in molte aree del mondo”, come ha detto Ghada Fati Wali, capo dell’UNODC.

Nell’occasione l’ambasciatore Alessandro Cortese, rappresentante permanente italiano presso le organizzazioni internazionali a Vienna ha ricordato in un tweet come la Convenzione di Palermo rappresenti una storia di successo lunga 20 anni nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale. ”Ma c’è ancora molto da fare – ha aggiunto Cortese – L’Italia sostiene 1) la rapida attuazione del meccanismo di riesame; 2) il sostegno a un maggiore ruolo della società civile”.

La Convenzione dell’Onu contro la criminalità organizzata transnazionale è un trattato multilaterale promosso dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata a Palermo nel 2000. Entrata in vigore il 29 settembre 2003 la convenzione è stata finora ratificata da 188 Stati del mondo.

Il vice ministro dell’Interno albanese Besfort Lamallari ha ricordato come la Conferenza sottolinei la necessità di una maggiore cooperazione a livello regionale / internazionale contro i crimini transnazionali, compresi i criminali #cyber che attaccano le infrastrutture più cruciali. ”E’ necessaria quindi più cooperazione con le organizzazioni della società civile”.

Nel corso della conferenza numerosi incontri a latere affronteranno tutti i nodi cruciali della criminalità transnazionale, tra i quali particolarmente odiosi quelli che riguardano il traffico di esseri umani, lo sfruttamento dei migranti, il tema dei reati contro l’ambiente e la fauna selvatica, il traffico di droga, quello di rifiuti,  il ruolo cruciale dei giovani nella prevenzione, nell’essere agenti di cambiamento e nel lavorare insieme.

Azzeddine Farhane, ambasciatore rappresentante permanente del Marocco, ha descritto ”la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, la pietra angolare della cooperazione internazionale nella lotta contro questo grave e crescente problema”, sottolineando l’importanza di promuovere la ratifica dell’UNTOC e dei suoi protocolli, al fine di rafforzare la cooperazione nella lotta contro questo flagello internazionale.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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