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venerdì, Luglio 26, 2024

Voci dal Palazzo di Vetro: Giulia Tariello ed il ruolo dei giovani all’ONU

NEW YORK, 17 OTTOBRE – Ospite giovanissima per l’ultima puntata di Voci dal Palazzo di Vetro, il podcast della Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite di New York che racconta il lavoro quotidiano dei funzionari italiani nel circuito onusiano. Oggi è la volta di Giulia Tariello, una dei due UN Youth Delegates italiani per l’anno 2022/23, che si trova attualmente a New York in occasione della 77esima Assemblea Generale (qui l’intervista di OnuItalia ai due giovani delegati).

Il programma UN Youth Delegates, sponsorizzato dalla Farnesina e dalla SIOI, ha come obiettivo quello di dare la possibilità ai giovani interessati alle Relazioni internazionali, alla diplomazia e al framework multilaterale delle Nazioni Unite, di far sentire la propria voce e di presentare opinioni e proposte attraverso il più importante foro diplomatico multilaterale. “Il nostro obiettivo principale è la riduzione del divario intergenerazionale tra le istituzioni e la società civile”, ha commentato la giovane delegata.

I delegati hanno partecipato, a partire dal loro arrivo a New York a metà settembre, a numerose conferenze ed eventi nell’ambito della 77esima Assemblea Generale dell’ONU: il Transforming Education Summit, aperto dal Segretario Generale Guterres e all’interno del quale i delegati hanno avuto la possibilità di incontrare il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi; poi la settimana di alto livello a partire dal 20 settembre, composta sia da eventi “ufficiali” che da side-events a margine degli stessi, nei quali i delegati hanno approfondito oltretutto la conoscenza dei loro colleghi di paesi diversi; gli eventi co-sponsorizzati dall’Italia, tra i quali quello sul Corno d’Africa che ha visto la partecipazione della Vice Ministra Sereni e quello del gruppo UfC (Uniting for Consensus) che si occupa della riforma del Consiglio di Sicurezza; poi lo Youth4Climate alla presenza dell’ex PM Mario Draghi, il cui discorso “ha incitato i giovani ad indentificarsi ancora di più come agenti del cambiamento”.

Ma come si diventa Youth Delegates italiani? Attualmente al secondo anno della laurea magistrale in Studi diplomatici presso l’Università di Milano, Giulia Tariello racconta di aver aspirato al ruolo a partire dal primo anno di università, ma di non essersi mai sentita all’altezza dei requisiti previsti dal bando. Finalmente a maggio ha preso coraggio e mandato la candidatura, è stata selezionata per inviare il video di presentazione in lingua inglese dove ha illustrato le sue idee per l’implementazione degli SDG e poi successivamente per il colloquio finale alla presenza di quattro professori. Il consiglio è “non credere mai che sia troppo tardi per mettersi in gioco o credere che il percorso sia troppo tortuoso. Sempre mettersi in gioco senza aver paura di un rifiuto”.

“L’ONU non è nata per portarci in paradiso ma per evitare l’inferno”, la diplomatica Ludovica Murazzani, portavoce della Rappresentanza, incaricata dell’Ufficio Stampa e della Diplomazia pubblica e host del podcast, cita l’ex Segretario Generale Dag Hammarskjöld. Citazione condivisa dalla giovane delegata, che a seguito della sua esperienza all’interno dell’organizzazione crede che sia necessario “passare per l’inferno per arrivare al paradiso”. Ascoltare le priorità e le opinioni di tutti i diversi Paesi, ridurre le disuguaglianze e risolvere le crisi. Un immenso lavoro necessario al raggiungimento di un compromesso, talvolta molto arduo. Tutto ciò tramite un’attiva inclusione dei giovani, manifestata ad esempio dalla recente creazione di uno UN Youth Office.

“Bramate per la cultura, per l’informazione, per la conoscenza, ma soprattutto per essere voi sempre”, conclude la giovane delegata. (@giorgiodelgallo)

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