SAN MARINO, 7 OTTOBRE – 75 anni fa, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha iniziato a lavorare sulle foreste e con la piantumazione di 75 alberi a San Marino, in occasione dell’83° sessione del Comitato UNECE per lo Sviluppo Urbano, l’Edilizia Abitativa e la Gestione del Territorio, gli alberi fanno ora parte del paesaggio sammarinese. Nel corso del comitati UNECE ha ribadito il suo impegno a sostenere i Paesi per rendere le città più verdi, sostenibili e resilienti.
”Come tutte le foreste urbane – afferma UNECE – questa piccola foresta di San Marino sarà un paradiso di biodiversità, con impollinatori locali come farfalle e api, così come coleotteri, lumache e rane. Piccole foreste reintroducono queste “specie ordinarie”, anelli cruciali della catena alimentare, nelle aree urbane”. Grazie ad Akira Miyawaki, un botanico giapponese, la rapida rigenerazione delle foreste su terreni danneggiati, piantando giovani specie indigene vicine tra loro, consente agli ecosistemi maturi di svilupparsi in soli 20 anni rispetto ai 200 anni per il recupero di una foresta.75 alberi per San Marino e il mondo
Grazie alla donazione alla Repubblica di San Marino, questi 75 alberi fanno ora parte del paesaggio sammarinese.
Le foreste e gli alberi urbani sono “una soluzione critica basata sulla natura per molte delle nostre sfide più difficili”, ha dichiarato Paola Deda, direttore della divisione Foreste, terreni e abitazioni dell’UNECE. ”Gli alberi urbani creano spazi urbani più sani, più silenziosi, più freschi e a risparmio energetico. Aiutano a mitigare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici assorbendo fino a 150 kg di anidride carbonica all’anno, migliorando al contempo la nostra salute fisica e mentale. Le foreste urbane e gli spazi verdi aumentano la biodiversità urbana e contribuiscono alla sicurezza alimentare fornendo alcuni degli alimenti più nutrienti. Hanno anche importanti vantaggi economici: non solo abbelliscono i quartieri e aumentano il valore delle proprietà, ma attirano anche il turismo e gli affari, creando nuove opportunità di lavoro. Con i loro numerosi contributi, le foreste e gli alberi urbani forniscono un modello per “costruire un futuro migliore e più sostenibile”, ha concluso Deda.