ROMA, 4 OTTOBRE – Il corpo diplomatico italiano è caratterizzato dalla presenza di un grande numero di scrittori, saggisti e romanzieri, ma all’interno di questi Roberto Mengoni si distingue poiché nessun altro si e’ finora prima di lui cimentato nel genere letterario della fantascienza. La sua ultima pubblicazione, “Parole senza lingua” segue il volume pubblicato nel 2010 “Le dodici rocce dell’orrore” e quello del 2013 “La comandante Comanche”, ed è disponibile su Amazon in formato e-book e cartaceo.
Nonostante il contesto fantascientifico (ci troviamo nel XXII secolo in una galassia navigabile in cui vi è interscambio tra i vari pianeti e le loro specie), nel romanzo vi sono numerosi rimandi alla situazione socio-politica contemporanea: la Terra è governata, anche se precariamente, dalle Nazioni Unite, la galassia vive un periodo di pace e commercia in musica, arte e storie, veri protagonisti del romanzo.
“Perché leggerlo se non mi piace la fantascienza? Perché Alesia è un pretesto per parlare di altri modi di vivere e scoprire cosa succede a sei persone piene di problemi a contatto con un mondo incomprensibile; perché a me non piace la fantascienza ipertecnologica né credo che in futuro ci saranno guerre stellari mentre invece sono sicuro che i problemi umani saranno sempre gli stessi; perché mi sono divertito davvero tanto a scriverlo e vorrei condividere con voi i bellissimi momenti che ho passato con i miei personaggi”, la riflessione dell’autore.
Roberto Mengoni è entrato in carriera diplomatica nel 1997. Ha prestato servizio, tra le altre, a Seoul e a Canberra. Dal 2016 al 2021 è stato Ambasciatore d’Italia in Tanzania, della quale scrive estensivamente, non solo in ambito politico, sul suo blog. Attualmente ricopre l’incarico di Coordinatore degli accordi e delle politiche relativi a mobilità internazionale e flussi migratori regolari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. (@OnuItalia)