POMPEI, 8 SETTEMBRE – Presieduto dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, si è riunito il Comitato di gestione del Piano strategico per lo sviluppo socio economico delle aree comprese nel Piano di gestione del sito Unesco ”Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”.
All’ordine del giorno la revisione del Piano elaborato dall‘Unità Grande Pompei, con lo stanziamento di oltre 900 milioni di euro, di cui 594 per interventi già finanziati e 337 per interventi da finanziare.
Tra gli interventi di maggior interesse, la riqualificazione del complesso di Villa Favorita con Molo borbonico a Ercolano, la valorizzazione della ex Real Fabbrica d’Armi ‘Spolettificio dell’Esercito’ di Torre Annunziata, già oggetto di precedenti finanziamenti, e il nuovo progetto per il completamento del programma generale di valorizzazione del Sito Reale di Portici.
GLI INTERVENTI
Cominciando dalla parte di mobilità e infrastrutture per rendere Pompei sempre più collegata, con la realizzazione dell’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni di euro), la riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata–Castellammare di Stabia–Gragnano in tram leggero (33 milioni di euro) e un nuovo percorso della linea ferroviaria EAV Pompei Santuario (67 milioni di euro), sono previste anche azioni di riqualificazione (49 milioni di euro per il complesso di Villa Favorita con molo borbonico a Ercolano e 275 per quella ambientale-paesaggistica della fascia costiera) e di valorizzazione (quella della ex Real Fabbrica d’Armi Spolettificio dell’Esercito di Torre Annunziata). Approvato anche il completamento degli schemi fognari dei comuni dell’area interessata dal Piano di gestione del sito Unesco e il completamento della riqualificazione del fiume Sarno, che passa dai 217 euro precedentemente stanziati ai 402 attuali.
”Pompei è una storia di riscatto, una battaglia vinta che dimostra che quando nel paese si lavora come squadra, e ci si crede, si può veramente cambiare il destino dei territori” ha detto Franceschini del progetto che prende il nome di Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata e ha come finalità quella di valorizzare l’area attorno al sito archeologico più conosciuto al mondo, incrementandone la mobilità, le infrastrutture, i servizi e, in definitiva, la capacità di attrattività turistica. ”A Pompei è stato fatto moltissimo da un punto di vista legislativo, finanziario e gestionale e adesso questo sito è diventato un modello riconosciuto dall’Unesco e dall’Unione europea di funzionamento e di utilizzo delle risorse comunitarie”, ha proseguito Franceschini. ”Pompei è un simbolo del cambiamento che può essere realizzato in tutto il Mezzogiorno. L’attuazione del Piano strategico sarà adesso la grande sfida per il rilancio e la riqualificazione ambientale e urbanistica di tutto il territorio, anche quello fuori dalle aree archeologiche”.