ROMA, 6 SETTEMBRE – La nomina ufficiale ancora non è arrivata, ma lo speciale di Sky TG24 sull’anniversario dell’avvento al potere del regime dei talebani in Afghanistan è stato l’occasione per l’annuncio, dato dal Segretario Generale del MAECI Ettore Francesco Sequi, che sara’ una donna, Natalia Quintavalle, a rappresentare l’Italia nel paese caduto l’anno scorso nelle mani dei Talebani. Finora Ispettrice generale presso la Farnesina, Quintavalle svolgerà le sue funzioni da Doha per via dell’instabilità politica presente sul territorio afghano, succedendo al collega Vittorio Sandalli.
La nomina, seguita da quella di Roza Otunbayeva come Rapresentante Speciale della missione UNAMA, certifica l’impegno e la volontà dell’Italia e delle Nazioni Unite di supportare la popolazione civile afghana nel complesso rapporto con il regime autoritario dei Talebani. Le sfide rimangono molteplici, dalla crisi climatica alla mancanza di beni alimentari per la popolazione, fino ai problemi economici e quelli sociali, che hanno visto un grave peggioramento della condizione delle donne e delle bambine in termini di accesso a istruzione e opportunità per un futuro indipendente.
Toscana di origine, Natalia Quintavalle è entrata alla Farnesina nel 1985, presso la Cooperazione allo Sviluppo. Nel 1989 viene nominata Console a Tolosa, poi nel 1991 si trasferisce a Riad. Nel 1995 rientra a Roma, DG Affari politici e presidenza italiana dell’UE, poi dal 1997 alla Cooperazione con le ONG. Nel 2000 è alla Rappresentanza Permanente a Ginevra dove si occupa di relazioni con OMS e ILO, poi dal 2004 alla Rappresentanza permanente di New York. Dal 2008 al 2011 torna a Roma sempre per Affari politici, dove si occupa di Nazioni Unite, poi è Console Generale a New York e dal 2014 al 2015 anche direttrice dell’Istituto di cultura cittadino. Poi nel 2016 ritorno alla Farnesina, prima DG Mondializzazione, poi distaccamento presso il Ministero della Giustizia e infine, dal 2019, Ispettrice generale del MAECI.
La missione diplomatica italiana a Kabul risale al 1922 con l’arrivo del primo inviato speciale e ministro plenipotenziario Gaetano Paternò di Manchi di Bilici. A partire dagli anni ’60 alla sede afghana sono stati assegnati veri e propri ambasciatori, con una pausa dal 1978 al 2002 con la nomina di incaricati d’affari. Natalia Quintavalle e’ la settima da allora, seguendo le orme di Domenico Giorgi, lo stesso Sequi dal 2004 al 2008, Claudio Galaentzer, Luciano Pezzotti, Roberto Cantone e infine Sandalli. (@OnuItalia)