NEW YORK, 25 LUGLIO – L’Italia torna nel Bureau ECOSOC dopo 23 anni, con una prestigiosa elezione per acclamazione alla vice-presidenza dell’organo. E’ il secondo importante riconoscimento al nostro Paese in una settimana, dopo la nomina alla Commissione Peacebuilding delle Nazioni Unite il 21 luglio scorso, annuncia la Rappresentanza Permanente a New York.
Eletti anche Cile, Indonesia, Zimbabwe
L’ECOSOC e’ il terzo maggiore organo delle Nazioni Unite, dopo il Consiglio di Sicurezza e l’Assemblea Generale, e la principale piattaforma intergovernativa per lo sviluppo sostenibile. L’ultima volta che l’Italia entro’ nel Bureau fu nel 1999, con l’Ambasciatore Fulci che ne esercitò la presidenza. La vice-presidenza comporta un mandato annuale fino al luglio 2023. Un anno cruciale che vedra’ la preparazione del “Vertice sugli SDGs” previsto a settembre dello stesso anno a livello di Capi di Stato e di Governo. Siederanno nel Bureau ECOSOC, insieme all’Italia, Cile, Indonesia, e Zimbabwe, sotto presidenza della Bulgaria. Nel giugno 2021, l’Italia era stata rieletta membro ECOSOC per il triennio 2022-2024 con 175 preferenze ottenute (il più votato fra i Paesi occidentali). Si tratta del decimo mandato svolto dal nostro Paese dall’istituzione del Consiglio nel 1946.
“Alto capitale di fiducia”
Secondo l’Ambasciatore Massari, si tratta di una “conferma della solida reputazione ed elevato capitale di fiducia guadagnato dal nostro Paese nel campo della diplomazia multilaterale, di cui sono emblema il recente successo del negoziato fra 195 Paesi del mondo guidato dall’Italia al Foro Politico di Alto Livello per lo Sviluppo Sostenibile dell’ECOSOC, e l’importante lavoro congiunto della Presidenza italiana del G20 con il sistema ONU”.
Urgente il rilancio dell’Agenda 2030
Fra gli obiettivi della vice-presidenza italiana, vi sara’ anzitutto quello di costruire sugli impegni assunti con la Dichiarazione Ministeriale sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) adottata il 18 luglio scorso dall’ECOSOC: “Il rilancio dell’azione globale per l’Agenda 2030 e’ prioritario e urgente. Abbiamo identificato le sfide multi-dimensionali da affrontare, incluso l’impatto di conflitti, pandemia e cambiamento climatico sugli SDGs. La sicurezza alimentare, una delle piu’ urgenti crisi interconnesse da affrontare alla luce della guerra in Ucraina, insieme all’impatto economico ed energetico globali”, nelle parole dell’Ambasciatore.
Fra gli assi prioritari del lavoro dell’Italia durante la sua vice-presidenza vi saranno anche la lotta alla pandemia, il rafforzamento della salute globale e l’accesso e distribuzione di vaccini, la ripresa post-pandemica inclusiva e sostenibile, l’azione climatica, la biodiversità, le politiche per l’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne e ragazze, l’istruzione, il sostegno al protagonismo dei giovani, il finanziamento dello sviluppo e la cooperazione internazionale, il rilancio del multilateralismo. (@OnuItalia)