NEW YORK, 20 LUGLIO – “I bambini, a prescindere dal loro status giuridico, devono avere il diritto di godere della loro infanzia in società stabili e pacifiche”, ha dichiarato il Rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, Maurizio Massari, durante il dibattito aperto annuale del Consiglio di Sicurezza su bambini e conflitti armati.
“In tutto il mondo, i bambini continuano ad essere colpiti in modo sproporzionato dai conflitti armati, subendo violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Ciò è ancora più evidente in questi ultimi mesi, da quando gli attacchi illegali e indiscriminati delle forze armate russe contro case, strutture educative e ospedali in Ucraina hanno reso i bambini bersagli in prima linea di uccisioni diffuse, traffici, violenze sessuali, rapimenti e altre violazioni”, ha affermato Massari, sottolineando che “in linea con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i bambini, a prescindere dal loro status giuridico, devono avere il diritto di godere della loro infanzia in società stabili e pacifiche, dove possono sentirsi al sicuro per imparare e diventare attori di un cambiamento positivo, della pace e dello sviluppo sostenibile”.
In questi tempi difficili, le scuole e le strutture ricreative svolgono un ruolo fondamentale, in quanto forniscono ai bambini un sostegno psicologico e fisico e una protezione sociale, offrendo la speranza di un futuro migliore. “Gli attacchi contro le scuole e le strutture per l’infanzia costituiscono una delle sei gravi violazioni commesse contro i bambini durante i conflitti armati, mettendo seriamente a rischio la loro salute immediata e a lungo termine”, ha affermato Massari, sottolineando che la sovrapposizione dei conflitti armati con altre crisi in corso, come la pandemia di Covid-19 e i cambiamenti climatici, aggrava ulteriormente le vulnerabilità, mentre lo sfollamento forzato espone i più vulnerabili a un rischio maggiore di subire reclutamento, rapimento, traffico, sfruttamento sessuale e pratiche dannose come il matrimonio precoce e forzato.
“Per spezzare il ciclo di violazioni che colpiscono i bambini, dobbiamo adottare un approccio sistematico e coerente, dalla prevenzione alla responsabilità fino alla reintegrazione”, ha dichiarato l’Ambasciatore italiano chiedendo il più ampio sostegno alla “Dichiarazione sulle scuole sicure” al fine di mitigare le conseguenze dei conflitti armati sull’istruzione, sugli studenti e sul personale educativo, nonché sulle infrastrutture educative.
L’Italia ha inoltre approvato i Principi di Parigi sui minori arruolati in forze armate o in gruppi armati e i Principi di Vancouver sul mantenimento della pace e la prevenzione del reclutamento e dell’uso dei bambini-soldato, consapevole dell’importanza cruciale di integrare questi principi nella più ampia agenda del mantenimento della pace. “Quando vediamo che i bambini sfollati a causa di conflitti armati sono privati non solo delle loro case e della loro famiglia, ma anche della possibilità di imparare e giocare, non possiamo limitarci a condannare questi attacchi. Tutti gli autori di gravi violazioni contro i bambini devono essere chiamati a rispondere, indipendentemente dal fatto che si tratti di forze statali o di gruppi armati non statali”, ha aggiunto Massari. In questa prospettiva, l’Italia ha ribadito il suo forte sostegno ai meccanismi internazionali di giustizia, monitoraggio e responsabilità, compreso il lavoro e il ruolo indipendente della Corte penale internazionale. (@OnuItalia)