DROVE (FIRENZE), 17 LUGLIO – Una punta di eccellenza italiana al servizio delle Nazioni Unite a Ginevra. Dalla zona industriale di Drove (Barberino Tavarnelle) andrà al Palazzo delle Nazioni Unite la “Sfera Celeste” restaurata dalla fonderia artistica Marinelli, esperta nella antica tecnica di lavorazione della “cera perduta”. E’ dal maggio 2019 che gli esperti della Marinelli hanno ricevuto dall’ONU l’incarico di restaurare il monumento Art Deco in bronzo e oro creato da Paul Manship e donato nel 1939 dalla Woodrow Wilson Foundation a quella che allora era la Società delle Nazioni.
L’opera evoca i temi di accoglienza, multiculturalità e speranza per il futuro. L’intervento di recupero di alcune parti e di restauro, seguito e coordinato da Ferdinando Marinelli e dal suo staff, ha permesso di salvare dai segni del tempo. La sfera, ferma dagli anni Quaranta, riprenderà a muoversi e a ruotare come aveva previsto nella fase progettuale il suo autore.
“Dopo il restauro effettuato alla Fontana dei Tritoni, la più importante opera scultorea dell’isola di Malta, alle porte della Valletta – ha spiega il titolare della Fonderia Ferdinando Marinelli al quotidiano fiorentino “La Nazione” – abbiamo ottenuto un nuovo incarico di rilievo mondiale, e per oltre un anno ci siamo dedicati al recupero di questo straordinario monumento, un ponte tra passato e presente. La scultura che è tornata a nuova vita grazie ad un lavoro complessissimo, ci ha impegnati senza sosta, con interventi alla struttura e alla meccanica, che le consentono di poter tornare a muoversi e ruotare”.
L’intervento ha previsto il restauro e la doratura in foglia oro 24 Kt di ogni singola scultura bronzea (85) del complesso monumentale e nella ripatinatura delle parti bronzee. In una fase parallela è stato effettuato il consolidamento della struttura portante della sfera armillare che aveva subito dei danni a causa della vetustà, oltre al ripristino delle parti meccaniche, idrauliche ed elettriche. (@OnuItalia)