FIUMICINO, 30 GIUGNO – Sono sbarcati oggi a Fiumicino, grazie al sistema dei corridoi umanitari, 95 profughi provenienti dai campi di detenzione della Libia, dove sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti. Originari di diversi paesi africani (tra cui Sud Sudan, Eritrea, Etiopia e Somalia, Camerun) e dalla Siria, i profughi verranno ospitati in diverse regioni italiane (tra cui Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Toscana e Liguria).
Il nuovo arrivo, reso possibile da un protocollo firmato dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Fcei e Tavola Valdese, prevede un totale di 500 profughi accolti nel nostro paese.
Il volo e’ il terzo in attuazione di un protocollo firmato ad aprile 2021. Le persone hanno viaggiato con un volo charter dell’UNHCR e successivamente all’arrivo a Fiumicino sono stati accolti da Comunità di Sant’Egidio, FCEI e Tavola Valdese per l’inserimento in un percorso di integrazione in Italia secondo il modello dei corridoi umanitari.
“La Farnesina si conferma in prima linea nell’evacuazione d’emergenza dalla Libia di persone particolarmente vulnerabili. Ancora una volta, è determinante la stretta collaborazione tra istituzioni e società civile, nel comune obiettivo di liberare i rifugiati provenienti dai centri di detenzione libici”, ha detto Luigi Vignali, Direttore Generale per le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Prosegue l’impegno del Viminale sul rafforzamento dei canali legali di ingresso sul territorio per rifugiati e vulnerabili,” ha sottolineato Francesca Ferrandino, Capo Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno.
Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino ha espresso gratitudine all’Italia per l’impegno nel proseguire queste operazione salvavita, che e’ un segno importante di solidarietà e di umanità. In un mondo sempre più incerto ed insicuro e dove oltre 100 milioni di persone sono state costrette alla fuga speriamo di poter continuare a lavorare insieme per ampliare i canali sicuri, incluso il reisediamento, permettendo ai rifugiati di ricostruire la propria vita in sicurezza e dignità”.
Dal 2017, l’UNHCR ha evacuato o reinsediato 6.145 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia, di cui 997 in Italia. Le evacuazioni erano riprese a novembre 2021 dopo un anno di interruzione dovuto al divieto dei voli umanitari da parte delle autorità libiche. L’UNHCR stima che nel 2023 globalmente più di 2 milioni di rifugiati avranno bisogno di reinsediamento; si tratta di un aumento del 36% rispetto al fabbisogno del 2022, che riguarda 1,47 milioni di persone.
I canali regolari e sicuri, tra cui le evacuazioni di emergenza, i corridoi umanitari, il reinsediamento ed il ricongiungimento familiare, rappresentano un’ancora di salvezza per i rifugiati, permettendo loro di ricostruirsi un futuro in dignità senza essere costretti a intraprendere viaggi pericolosi nelle mani dei trafficanti. Allo stesso tempo sono un segnale tangibile di solidarietà verso i paesi che ospitano le più grandi popolazioni di rifugiati al mondo.
Il benvenuto ai nuovi arrivati e la conferenza stampa, per illustrare l’accoglienza e l’integrazione offerta secondo il modello ormai sperimentato dei corridoi umanitari, vedrà domani anche la partecipazione di alcuni profughi giunti la sera prima insieme a rifugiati del primo gruppo giunto dalla Libia il 25 novembre scorso. Interverranno Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Daniele Garrone, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR in Italia. (@OnuItalia)