VIENNA, 23 MAGGIo – Nel trentesimo anniversario della strage di Capaci, in cui rimase ucciso il magistrato Giovanni Falcone, la Rappresentanza Permanente italiana presso le organizzazioni internazionali di Vienna ha rievocato la figura del giudice che “instancabilmente lavoro’ con le Nazioni Unite per la lotta al crimine organizzato transnazionale”. Nella sua ultima conferenza internazionale, la prima Commissione sulla prevenzione sul crimine e la giustizia penale (CCPCJ) nella capitale austriaca, Falcone guido’ la delegazione italiana e lancio’ il processo che porto’ alla Convenzione Onu contro il crimine organizzato transnazionale (UNTOC,) ricorda la missione italiana guidata dall’Ambasciatore Alessandro Cortese.
La figura di Falcone e’ stata commemorata oggi in Italia: a Palermo, l’incontro “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con IILA-Organizzazione Internazionale Italo-latino americana, ha visto riunite nella Chiesa dello Spasimo le più alte autorità italiane e alcuni ospiti internazionali. Giovanni Tartagli Polcini, Consigliere Giuridico della Direzione Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali (DGMO) del MAECI, ha ricordato che il pensiero dei giudici italiani uccisi dalla mafia viaggia nel tempo e guida saldamente la comunità internazionale nella lotta al crimine organizzato. Significativi i risultati raggiunti dal Programma Falcone-Borsellino, ricordati dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: 400 magistrati partecipanti ai corsi di alta formazione, 24 paesi latinoamericani e caraibici coinvolti attraverso 42 istituzioni di enforcement.
Le manifestazioni a Palermo di sono chiuse alle 17.58, l’ora della strage, davanti all’albero Falcone dove si sono radunate centinaia di persone, nel trentesimo anniversario dell’assassinio del giudice, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. (@OnuItalia)