NEW YORK, 20 MAGGIO – L’Italia si è unita alla UE e a oltre 40 Stati membri delle Nazioni Unite a sostegno del ricorso dell’Ucraina contro la Russia presso la Corte Internazionale di Giustizia. “Accogliamo con favore il ricorso dell’Ucraina contro la Russia presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ), che mira a stabilire che la Russia non ha alcuna base legale per intraprendere un’azione militare in Ucraina sulla base di accuse non comprovate di genocidio”, si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata a Ottawa (Canada).
La dichiarazione è firmata anche da Albania, Australia, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Isole Marshall, Micronesia (Stati Federati di), Montenegro, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti e Ungheria.
Il 25 febbraio, all’indomani dell’attacco russo, l’Ucraina ha contestato le accuse della Russia davanti al Tribunale dell’Aja. Nell’avviare un procedimento formale contro la Russia presso la Corte, l’Ucraina ha sostenuto che la giustificazione della Russia per l’invasione – le accuse di genocidio nelle regioni orientali di Luhansk e Donetsk – è falsa e una motivazione insufficiente per l’uso della forza. Il 26 febbraio, l’Ucraina ha inoltre presentato una richiesta di quattro misure provvisorie per proteggere i propri diritti sulla base del “rischio di pregiudizio irreparabile e dell’urgenza”. La richiesta include un appello alla Corte affinché ordini alla Russia di sospendere le operazioni militari e garantisca che tutti gli attori non intraprendano ulteriori azioni a sostegno di tali operazioni.
In quanto principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, la Corte internazionale di giustizia è un pilastro dell’ordine internazionale e ha un ruolo vitale da svolgere nella risoluzione pacifica delle controversie, osservano gli Stati membri: “In questo procedimento, la Corte internazionale di giustizia ha emesso una sentenza importante il 16 marzo 2022, ordinando alla Russia di sospendere immediatamente le sue operazioni militari. Accogliamo con favore il parere della Corte e chiediamo con forza alla Russia di rispettare questo ordine giuridicamente vincolante. Riaffermando il nostro impegno per la responsabilità e l’ordine internazionale basato sulle regole, esprimiamo l’intenzione comune di esplorare tutte le opzioni per sostenere l’Ucraina nei suoi sforzi davanti alla Corte internazionale di giustizia e di considerare un possibile intervento in questo procedimento”, si legge nella dichiarazione. (@OnuItalia)