GINEVRA, 13 MAGGIO – Stando all’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), il numero di sfollati interni causati della guerra in Ucraina ha superato il numero totale di 8 milioni, cifra che rappresenta un aumento del 24 % rispetto a quelli del primo rapporto sullo spostamento interno nel paese pubblicato il 16 marzo 2022. La nuova indagine sul campo, condotta tra il 17 aprile e il 3 maggio, individua nel supporto finanziario il bisogno primario per gli sfollati interni. Il numero di intervistati che hanno dichiarato di aver necessità di un supporto finanziario è cresciuto dal 49% di inizio guerra al 75% attuale. Oltre il 70% degli intervistati ha inoltre detto che userà il denaro per coprire le spese mediche e/o alimentari.
Un’ulteriore necessità primaria rilevata dal rapporto è quella abitativa. Il 9% di tutte le persone intervistate per questo ultimo rapporto, comprese quelle non sfollate, ha affermato che le loro case sono state danneggiate o distrutte. Tra i soli sfollati interni questa cifra è salita al 27%. Una persona su dieci dichiara di avere bisogno di materiali per riparare le case danneggiate. ”I bisogni degli sfollati interni e di tutte le persone colpite dalla guerra in Ucraina crescono di ora in ora”, ribadisce il Direttore Generale dell’OIM Antonio Vitorino. “Riuscire a raggiungere le persone per aiutarle rimane complicato, in quanto le ostilità sono ancora in corso, ma il nostro staff continua ad impegnarsi per fornire assistenza d’emergenza in Ucraina e nei paesi limitrofi”, ha aggiunto.
Mentre la crisi umanitaria continua a peggiorare, il 44% degli ucraini sfollati all’interno del paese considera l’opzione di spostarsi nuovamente. Si tratta di più del doppio rispetto ai numeri del primo rapporto del 16 marzo, nel quale la percentuale di chi prendeva in considerazione un ulteriore spostamento era del 18%. Il rapporto evidenzia ulteriormente la complessità della mobilità all’interno dell’Ucraina, rivelando che oltre 2,7 milioni di persone sono tornate a casa. Il 93% di queste erano sfollate in altre regioni o in un’altra area della propria regione d’origine.
Dall’inizio della guerra, almeno 320.000 persone hanno beneficiato di campagne di informazione per aiutare a prevenire la tratta di esseri umani e lo sfruttamento e l’abuso sessuale. L’OIM fa appello agli Stati e ai partner affinché si prosegua il sostegno agli sfollati interni per affrontare i bisogni più urgenti, anche attraverso programmi di assistenza finanziaria e di ripristino delle soluzioni alloggiative.