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giovedì, Ottobre 17, 2024

Massari ricorda Pio La Torre: la sua eredita’ e’ forte e viva all’ONU

NEW YORK, 30 APRILE – “L’eredita’ di Pio La Torre e’ viva e forte qui a New York e sul piano multilaterale”. Lo ha detto oggi il Rappresentante Permanente italiano, Maurizio Massari, intervenendo in video alla commemorazione del 40mo anniversario dell’uccisione del parlamentare siciliano e del suo autista Rosario Di Salvo per mano della mafia.

Massari ha ricordato la legge 646 del 1982 sul reato di associazione mafiosa. “Nata su proposta di Pio La Torre e ancorata ai suoi ideali di democrazia, eguaglianza e giustizia, questa legge ha ispirato in ambito ONU la Convenzione sul crimine organizzato transnazionale aperta alla firma a Palermo nell’anno 2000 e che e’ stata ratificata ad oggi da ben 190 stati, la quasi totalita’ dei paesi del mondo”.

L’ambasciatore ha poi citato la risoluzione adottata a Vienna su proposta dell’Italia per celebrare i venti anni della Convenzione di Palermo, che e’ stata ribattezzata Convenzione Falcone sia per il riferimento normativo alla figura del magistrato Giovanni Falcone sia per il complesso delle misure dettagliate. Infine la risoluzione, presentata anch’essa dall’Italia all’Onu di New York, per il rafforzamento dei programmi delle Nazioni Unite in tema di prevenzione e giustizia criminale che invita i 193 Stati membri a intensificare la collaborazione internazionale per la prevenzione e la repressione di tutte le forme di criminalita’ organizzata inclusa quella transnazionale.

La commemorazione e’ stata organizzata dal Centro di Studi Pio La Torre, la cui meritoria azione e’ testimoniata dal suo stato consultivo all’ECOSOC, Il Consiglio Economico e Sociale dell’ONU di cui l’Italia e’ membro per il triennio 2022-2024. “Come diceva Giovanni Falcone – ha concluso l’Ambasciatore – gli uomini passano, ma le idee restano, e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini”.

Il parlamentare del PCI Pio La Torre fu ucciso a Palermo il 30 aprile del 1982, quando da un anno era anche segretario regionale del partito in Sicilia. Un’impressionante foto dell’Ansa ritrae, poche ore dopo l’agguato mafioso, tre persone vicine all’auto del deputato assassinato. Sono Falcone, il commissario Ninni Cassarà e il consigliere istruttore Rocco Chinnici. Nel giro di dieci anni sarebbero stati uccisi anche loro.

Due anni prima di essere assassinato, La Torre aveva presentato alla Camera un disegno di legge per l’introduzione del reato di associazione di tipo mafioso e per il sequestro del patrimonio dei condannati per delitti di mafia. La legge, conosciuta come Rognoni-La Torre (Virginio Rognoni era allora il ministro dell’Interno, della Democrazia cristiana) venne approvata qualche mese dopo l’assassinio del suo promotore e dieci giorno dopo l’agguato mortale a Capaci del prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa. (@OnuItalia)

 

 

 

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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