ROMA, 29 MARZO – Il paese di Castelmezzano, in Basilicata, rappresenta un modello di sostenibilità: il rapporto ”Turismo di montagna: verso un percorso più sostenibile”, recentemente pubblicato dalla FAO e dalla sua Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) cita a modello cui aspirare la Comunità di Castelmezzano. La pubblicazione contiene numerosi esempi di buone pratiche da tutto il mondo: dagli Stati Uniti al Nepal, all’Australia, all’Italia, oltre a istituzioni pubbliche e aziende private operanti nel settore che hanno saputo valorizzare le opportunità offerte dal loro territorio montano. Il borgo di Castelmezzano e il comprensorio delle Dolomiti Lucane con il borgo gemello di Pietrapertosa, sono tra questi. Una ‘buona pratica’ messa in risalto tra le sole tre scelte sul territorio nazionale e unica nel Sud Italia (le altre sono l’Associazione Naturavalp di Valpelline in Valle d’Aosta e l’Osservatorio Turismo Sostenibile dell’Alto Adige), con la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico.
Il rapporto evidenzia che la più grande attrazione ”turistica esperienziale innovativa e a basso impatto” è rappresentata dal Volo dell’Angelo da Castelmezzano a Pietrapertosa, che ”ha contribuito alla crescita economica e culturale della popolazione locale ed è stata anche un volano per altre attrazioni minori”, come la Via Ferrata (per alpinisti), Il Percorso delle Sette Pietre e Il Ponte Nepalese.
Nel testo intitolato “turismo comunitario” si legge come a partire dalla Società pubblica “Volo dell’Angelo”, costituita dal Comune di Castelmezzano e da quello di Pietrapertosa, in collaborazione con tanti piccoli investitori privati, si sia resa possibile la creazione di un indotto economico e occupazionale rilevante, rallentando così la tendenza allo spopolamento nelle aree rurali interne.
Il 2022 è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne.