NEW YORK, 25 FEBBRAIO – A fronte dell’escalation del conflitto armato, l’Onu torna a lanciare l’allarme per 7,5 milioni di bambini in Ucraina: le rappresentanti speciali del segretario generale per i bambini e i conflitti armati, Virginia Gamba, e sulla violenza contro i minori, Najat Maalla M’jid, hanno ricordato a tutte le parti coinvolte nel conflitto, sia che operino all’interno dell’Ucraina o nelle sue vicinanze, che la protezione dei civili deve essere la loro prima priorità. L’appello fa seguito a quello dell’UNICEF.
“Come tale, i 7,5 milioni di bambini in Ucraina devono essere protetti dai danni del conflitto e i funzionari delle Nazioni Unite sottolineano che in nessun caso minori devono essere reclutati o utilizzati nei conflitti armati”, si afferma nel messaggio.
“Poiché le operazioni militari sono in corso, tutti i principi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani devono essere applicati, compresi quelli sulla proporzionalità e la discriminazione nella scelta degli obiettivi e nello svolgimento delle operazioni. Chiediamo a tutte le parti di astenersi dall’attaccare le infrastrutture civili, specialmente quelle che hanno un impatto sui bambini – questo include le scuole e le strutture mediche così come i sistemi idrici e igienici,” si afferma nell’appello che ribadisce la richiesta del segretario generale per una cessazione immediata delle ostilità e un ritorno ai negoziati bilaterali per una risoluzione pacifica del conflitto, in linea con la Carta delle Nazioni Unite. (@OnuItalia)