GINEVRA/ROMA, 8 FEBBRAIO – Una panoramica delle molteplici attività delle Nazioni Unite a Ginevra in materia di contrasto al razzismo, alla discriminazione, all’intolleranza e all’istigazione all’odio e alla violenza, sia nel settore dei diritti umani che nel settore umanitario e’ stata presentata oggi dal Rappresentante Permanente italiano Gian Lorenzo Cornado nell’ambito dell’indagine conoscitiva del Senato su natura, cause e sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d’odio.
L’audizione si e’ svolta dinanzi alla Commissione straordinaria in tema di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Cornado, Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali, e’ stato ascoltato con la Ministro della Giustizia Marta Cartabia. “L’odio dilaga online. In Europa tornato a soffiare il vento dell’antisemitismo. 3.520 casi denunciati; 101 in Italia. I crimini d’odio mettono in gioco la dignità della persona umana”, ha detto Cartabia notando d’altra parte che in cinque anni – dal 2016 al primo semestre 2021 – i procedimenti penali iscritti per perseguire i ‘reati di odio’ (propaganda e incitamento alla discriminazione razziale, religiosa, di genere ecc) sono stati non più di 300, concentrati nei distretti giudiziari del Nord e delle città di Roma (12,62%) e Milano (4,85%). Nell’80% dei casi si sono conclusi con l’archiviazione, e nei pochi casi di rinvio a giudizio prevale la condanna (40%), il resto si conclude con assoluzioni, o non doversi procedere: “Sono numeri davvero esigui – ha aggiunto la Guardiasigilli – che suggeriscono due riflessioni: da un lato che il livello delle denunce è davvero molto basso. Dall’altro, guardando agli esiti dei procedimenti, i casi di archiviazione costituiscono la maggior parte, il che evidenza quanto sia difficile per il giudice ‘ravvisare’ un nesso di causalità tra la parola e la commissione di atti di discriminazione o violenti”.
L’Ambasciatore Cornado si è in particolare soffermato sui principali strumenti e meccanismi internazionali in materia, sugli organi deputati al monitoraggio dell’implementazione dei trattati e sul ruolo del Consiglio Diritti Umani e delle Procedure Speciali da esso istituite. Ha inoltre menzionato le diverse forme di intolleranza e di discriminazione, fenomeni ulteriormente acuitisi nel contesto della pandemia da COVID-19, nonché i recenti sviluppi nel quadro delle Nazioni Unite a Ginevra in materia di contrasto ai discorsi d’odio sia online che offline. (@OnuItalia)