NEW YORK, 5 GENNAIO – Con l’inizio dell’anno l’Italia è rientrata nel Consiglio Economico e Sociale (ESCOSOC) delle Nazioni Unite per il suo decimo mandato all’interno della piattaforma dell’ONU deputata alla riflessione, al dibattito e al pensiero innovativo sullo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni: economico, sociale e ambientale. L’ECOSOC e’ stato istituito dalla Carta dell’ONU nel 1945: alla fine del nuovo triennio nel 2024, l’Italia sarà stata membro per ben 38 dei 79 anni di vita di tale organismo.
In qualità di membro dell’ECOSOC, l’Italia intende proseguire il proprio impegno, contribuendo attivamente agli sforzi delle Nazioni Unite e ai lavori del Consiglio, in campo economico, sociale e ambientale nel delicatissimo scenario prodotto dall’impatto della pandemia. Lo farà anche in sinergia con le numerose Ong italiane che hanno ricevuto l’accreditamento presso l’ECOSOC in ragione della loro preziosa e articolata azione volta ad avvicinare l’ONU alle istanze e ai bisogni della società civile.
L’Italia era stata eletta in giugno con 175 voti su 182 Paesi votanti, il miglior risultato per un Paese del Gruppo occidentale in quella tornata elettorale. Fanno parte dell’ECOSOC 54 membri: 14 Paesi africani; 11 dell’Asia e del Pacifico; 6 dell’Europa Orientale; 10 dell’America Latina e Caraibi e 13 occidentali. (@OnuItalia)