GINEVRA, 16 DICEMBRE – L’agenzia ONU per i Rifugiati UNHCR e la Comunità di Sant’Egidio hanno firmato oggi un memorandum d’intesa teso a stabilire un quadro di cooperazione globale per una risposta efficace ai bisogni dei rifugiati e per potenziare l’accesso umanitario e la risposta alle emergenze.
L’accordo è stato firmato da Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e da Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, a margine del meeting dei funzionari di alto livello a Ginevra.
Il memorandum ha lo scopo di stabilire un quadro per rafforzare la collaborazione operativa nelle aree di crisi, per prevenire e rispondere alle emergenze, e per affrontare situazioni di rilevanza globale e regionale.
Inoltre, prevede il mantenimento di una stretta e regolare collaborazione per quanto riguarda i Corridoi Umanitari, un programma di “community sponsorship” che permetta l’arrivo sicuro e regolare dei rifugiati in Europa.
I Corridoi Umanitari nel 2019 sono stati insigniti del Premio Nansen dell’UNHCR per la sezione Europa, in riconoscimento degli eccezionali risultati ottenuti nella protezione dei rifugiati, permettendo loro di ricostruire il proprio futuro in sicurezza e dignità senza dover rischiare la vita in viaggi rischiosissimi.
“Con un numero senza precedenti di persone costrette a fuggire in tutto il mondo, questo accordo con la Comunità di Sant’Egidio è fondamentale e migliorerà la nostra cooperazione di lunga data, rafforzando la promozione di canali di asilo sicuri e regolari, in particolare attraverso il loro programma dei Corridoi Umanitari”, ha dichiarato Grandi.
“In tanti anni di cooperazione abbiamo verificato la complementarietà tra Sant’Egidio e UNHCR e scoperto concretamente che lavorare insieme ci rende più efficaci. I Corridoi Umanitari, una best practice basata sulla società civile che promuove l’integrazione dei rifugiati, possono diventare un modello per tutta l’Unione Europea”, ha commentato Marco Impagliazzo.
Sant’Egidio è una comunità cristiana fondata nel 1968 e presente in 73 paesi del mondo. Da decenni è impegnata nelle crisi geopolitiche conducendo attività umanitarie; agisce per la prevenzione delle crisi umane e delle guerre, promuovendo colloqui e negoziati per risolvere i conflitti attraverso la mediazione; favorisce il dialogo interreligioso e persegue il rispetto della libertà religiosa e dei diritti delle minoranze con particolare attenzione ai rifugiati e ai migranti. (@OnuItalia)