ROMA, 29 OTTOBRE – Un piano globale di vaccinazione che raggiunga tutti; l’estensione al prossimo anno della Debt Service Suspension Initiative per renderla disponibile a tutti i paesi altamente indebitati, vulnerabili e a medio reddito che ne facciano richiesta; molta piu’ ambizione sui finanziamenti per il clima, compreso il rispetto dell’impegno a fornire 100 miliardi di dollari ogni anno ai paesi in via di sviluppo: questo il triplice appello del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, arrivato a Roma per il vertice G20 dei principali paesi industrializzati convocato dalla presidenza di turno italiana.
Guterres ha incontrato la stampa in vista della riunione che inizierà domani nella capitale italiana. “Il mio appello al G20 è per passi decisivi che colmino il gap di fiducia su tre fronti, a partire dalla disuguaglianza vaccinale”, ha detto il segretario generale che ha poi incontrato il premier Mario Draghi, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il presidente della Camera, Roberto Fico, presente il Rappresentante Permanente italiano al Palazzo di Vetro, Maurizio Massari. Guterres ha ringraziato l’Italia per la sua leadership essenziale al rafforzamento della cooperazione multilaterale sul clima e lo sviluppo sostenibile, ha riferito un portavoce del Palazzo di Vetro.
“L’azione coordinata globale è passata in secondo piano rispetto all’accaparramento e al nazionalismo dei vaccini. Le persone nei paesi più ricchi stanno ricevendo terze dosi di vaccino, mentre solo il 5 per cento degli africani sono completamente vaccinati”, ha detto Guterres, esortando i paesi del G20 a sostenere pienamente la nuova strategia di vaccinazione globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’obiettivo di portare i vaccini al 40 per cento delle persone in tutti i paesi entro la fine di quest’anno – e al 70 per cento entro la metà del 2022.
Da Roma, Guterres si recherà poi a Glasgow per la COP26: c’è un “serio rischio” che la conferenza sul clima dell’ONU “non produca risultati”, ha detto il capo delle Nazioni Unite ai giornalisti a Roma poco prima del vertice. “Abbiamo bisogno di una maggiore ambizione sulla mitigazione per portarci su un percorso credibile verso 1,5 gradi Celsius – un obiettivo che la scienza ci dice essere l’unico futuro sostenibile per il nostro pianeta”, ha detto: “Questo richiede un’azione concreta fin d’ora per ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030 e i paesi del G20 hanno una particolare responsabilità nel mantenere vivo l’obiettivo di 1,5 gradi, poiché rappresentano circa l’80% delle emissioni”. (@OnuItalia)