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giovedì, Novembre 21, 2024

X Conferenza Italia-America Latina e Caraibi: Italia si fara’ portavoce al vertice G20

ROMA, 26 OTTOBRE – Dopo la prima giornata di apertura dedicata al Programma Falcone – Borsellino, la Conferenza Italia – America Latina e Caraibi ha vissuto oggi una intensa e produttiva giornata composta da due sessioni plenarie, che hanno portato alla firma di una dichiarazione congiunta. Come per la giornata di ieri, lo slogan scelto dalla Presidenza italiana del G20 “People, Planet, Prosperity” ha fatto da cornice all’intera sessione di lavori, che ha visto la partecipazione di 27 tra Ministri degli Affari Esteri e loro Vice, oltre a tecnici ed esperti in rappresentanza del settore privato.

I working group sono stati aperti dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che si è soffermato sui “profondi legami storici, sociali, politici ed economici, affinità culturali e comunanza di valori” che contraddistinguono da sempre le relazioni transatlantiche tra Italia, America Latina e Caraibi. Queste affinità sono alla base del profondo impegno profuso dall’Italia in ambito bilaterale e multilaterale per il riconoscimento dell’importanza strategica della regione latino americana e caraibica, impegno che include numerosi settori tra cui clima e ambiente, blue economy, mitigazione del rischio da disastro naturale, protezione dei beni culturali, lotta al crimine organizzato e, soprattutto, la grande sfida del recupero post-pandemico, con in prima linea l’accesso equo ai vaccini. Il ministro ha sottolineato l’importanza della conferenza odierna in particolare per i paesi che non parteciperanno al prossimo G20, la cui voce e le cui priorità verranno trasmesse dall’Italia al meeting dei leaders di fine mese.

Alle parole del ministro italiano sono seguite quelle di tre ministri dell’area latino americana e caraibica, la ministra degli Affari esteri e Vice Presidente della Colombia Marta Lucia Ramirez, il ministro degli Esteri, del Commercio internazionale e delle Migrazioni di Antigua e Barbuda, Chet Greene, il ministro degli Affari esteri del Guatemala Pedro Brolo Vila ed il Ministro degli Affari esteri del Paraguay, presidente di turno dell’IILA, Euclides Acevedo Candia. Tra i temi menzionati, l’eredità delle migrazioni italiane nel continente americano, la necessità di includere anche il sud del continente americano nelle relazioni transatlantiche, la centralità degli strumenti democratici e le azioni concrete da intraprendere dal punto di vista ambientale.

I discorsi dei ministri hanno poi lasciato il posto ai tre panel tematici in cui si è articolata la sessione plenaria, denominati rispettivamente ‘People’, ‘Planet’ e ‘Prosperity’ alla luce dello slogan della Presidenza italiana del G20. ‘People’, moderato dalla Vice Ministra Marina Sereni, ha focalizzato l’attenzione sulla coesione sociale come obiettivo di ripresa post-pandemica. Si è parlato di equilibrio tra finanza e misure a contrasto delle problematiche sociali, della necessità di costruire un mondo nuovo post-pandemia basato sulle persone e sull’inclusività. La ministra colombiana Ramirez ha sottolineato l’inutilità della competizione tra Stati sulla migliore risposta alla pandemia, poiché il problema “non è una gara, ma una battaglia comune”. Riduzione delle disuguaglianze, sradicamento della povertà e accesso a vaccini ed educazione, i temi centrali.

Il secondo panel, denominato ‘Planet’, si è focalizzato sull’impatto del cambiamento climatico sui mari e gli oceani, ed in particolare sulle città rivierasche e portuali. Il panel è stato introdotto dal D.G. di CORILA Pierpaolo Campostrini, che ha affrontato il problema dell’innalzamento del livello del mare per città come Venezia, allargabile a molte delle realtà caraibiche e sudamericane. Grande spazio ha avuto il tema dell’economia blu e di una gestione sostenibile delle attività marittime, risorsa primaria per la stragrande maggioranza degli Stati coinvolti in assemblea. Il terzo ed ultimo panel ‘Prosperity’ ha puntato i riflettori su una ripresa basata sui concetti di sostenibilità, economia circolare e transizione energetica. Ai contributi dei ministri degli Esteri si è aggiunto quello del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, che ha evidenziato l’inesistenza di “free rider” nella ripresa post-pandemica, e dell’Ing. Bezzeccheri, direttore America Latina di ENEL. Gli Stati sudamericani e caraibici hanno sottolineato la difficoltà di accesso al credito come limite principale, auspicando un aiuto dall’Italia e dall’UE verso quegli Stati che “sono responsabili di poche emissioni ma ne subiscono gli enormi effetti”, come detto dal Ministro degli Affari Esteri boliviano Rogelio Mayta.

La sessione plenaria ha riassunto i contributi evidenziati durante i panel da parte dei rapporteur, ed è stata chiusa dai discorsi della S.G. dell’IILA Antonella Cavallari e della Vice ministra degli Affari Esteri Sereni. In ultimo, il Vice Direttore Generale e Direttore Centrale per l’America Latina e i Caraibi del MAECI Michele Pala ha letto la dichiarazione congiunta adottata dalla conferenza. I punti cardine risultano il pieno sostegno dei paesi non coinvolti nel G20 all’Italia per condurre il mandato, la richiesta di un crescente impegno italiano ed europeo nella regione latino americana e caraibica e la prosecuzione della proficua collaborazione in ambito di giuridico grazie al rinnovamento del Programma Falcone-Borsellino per il prossimo biennio. (@giorgiodelgallo)

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