TIRO, 26 OTTOBRE – I caschi blu italiani di Italbatt su base 66° Reggimento Fanteria Aeromobile, l’unità di manovra del contingente italiano di Unifil al comando del Generale di Brigata Stefano Lagorio, hanno organizzato e condotto una attività di addestramento di primo soccorso e intervento medico in combattimento congiunta con le Forze Armate libanesi della durata di cinque giorni volta a migliorare le conoscenze teoriche e le capacità pratiche dei soldati libanesi attraverso la simulazione di diverse situazioni di emergenza sanitaria.
L’addestramento, svolto da personale della Task Force italiana in una caserma delle forze libanesi a Tiro, ha raggiunto gli obbiettivi prefissati, permettendo di far acquisire ai partecipanti le capacità necessarie per il primo soccorso e per il soccorso dei feriti sul campo di battaglia nonché migliorare la coesione tra i reparti di Unifil e libanesi attraverso un proficuo scambio di esperienze.
In particolare nell’esercitazione finale, dove è stato simulato un attacco con ferito ad una pattuglia appiedata congiunta Unifil-LAF, sono state messe in pratica dai militari libanesi le capacità acquisite con l’addestramento al primo soccorso per il trattamento di ferite da arma da fuoco, fratture ossee e per il successivo allontanamento del ferito dal teatro dei combattimenti.
Gli attestati di fine attività ai militari delle LAF sono stati consegnati dal Generale Lagorio e dal comandante di Italbatt, Colonnello Marco Licari, durante una breve cerimonia nell’area di Chawakeer a Tiro, alla presenza delle autorità militari del Sud del Libano.
Il supporto alle Forze Armate locali, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e all’assistenza alla popolazione libanese, è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.