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domenica, Dicembre 22, 2024

Yemen: MSF denuncia attacco missilistico in area Marib, uccisi donne e bambini

ROMA, 8 OTTOBRE – In Yemen un attacco missilistico nell’area residenziale di Rawdah Jadidah, nel governatorato di Marib, domenica 3 ottobre, ha ferito numerosi civili e ucciso almeno quattro persone, tra cui due bambini. Lo denuncia Medici senza Frontiere le cui équipes stanno supportando il pronto soccorso dell’ospedale generale di Marib. Sono 14 le persone trattate, otto delle quali in gravi condizioni, mentre quattro sono arrivate già decedute. La guerra in Yemen non si è mai fermata, ma quello che avviene nel paese della penisola arabica è spesso dimenticato; sono le ong umanitarie che raccontando quel teatro riportano l’attenzione su conflitto.

MSF afferma che quasi tutti i pazienti arrivati in ospedale erano civili, incluse donne e bambini. Le nostre équipe hanno ricevuto due bambini che poi sono morti a causa delle ferite. Tra le persone assistite, una donna incinta con ferite al petto dovute all’esplosione, un bambino con ferite multiple causate da schegge, e un neonato di due mesi con un trauma cranico. La donna incinta e il neonato sono stati in seguito trasferiti in un ospedale specializzato in cure materno-infantili per ricevere ulteriori trattamenti.
MSF si dice profondamente preoccupata per l‘impatto sui civili dei recenti scontri nel governatorato di Marib. Dopo quasi sette anni di conflitto, l’attacco missilistico di domenica è l’ennesimo esempio degli effetti spaventosi che il conflitto ha sulla popolazione yemenita. ”Esortiamo con forza le parti in guerra ad impedire che i civili siano coinvolti nei combattimenti in corso a Marib, ora e in futuro”, ha detto Allen Murphy, Capoprogetto MSF a Marib.
Di recente l‘area di Marib ha assistito ad una nuova intensa ondata di conflitto. Nelle ultime due settimane, l’ospedale di Marib ha ricevuto centinaia di pazienti con ferite da arma da fuoco, inclusi civili.
”Lanciamo un appello alle parti coinvolte nel conflitto affinché rispettino il Diritto internazionale umanitario che garantisce la sicurezza dei civili durante un conflitto.
Prima dell’inizio della guerra, a Marib vivevano quasi 400.000 persone secondo le autorità locali. Attualmente ne ospita circa 2,7 milioni, tra cui sfollati interni provenienti da altre aree, molti sfollati più volte.
Il recente intensificarsi del conflitto – ricorda MSF – potrebbe obbligare sempre più persone a spostarsi, facendo così aumentare i bisogni umanitari già presenti in termini di sistemazioni, cibo, acqua, protezione e assistenza sanitaria.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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