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venerdì, Luglio 26, 2024

Cooperazione: AidWatch 2021, aiuto Ue ristagna sempre più guidato dalla politica

ROMA, 8 OTTOBRE – Nonostante il panorama dello sviluppo globale sia in piena evoluzione, l’Unione europea e i suoi Stati membri restano inattivi e non mostrano nessun progresso verso gli impegni presi: lo afferma il 17° rapporto annuale AidWatch della Confederazione europea delle ONG – Concord Europe. Dal 2005 ad oggi, secondo lo studio di cui da’ notizia www.info-cooperazione.it – La community italiana della Cooperazione Internazionale, l’UE non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di aiuto concordati a livello internazionale nonostante l’aumento della povertà globale (entro fine 2021, 140 milioni di persone in più saranno in condizioni di povertà estrema) e la pandemia da Covid-19. Nel 2020, il contributo dell’UE è stato dello 0,50% della sua ricchezza nazionale lorda – un aumento dallo 0,42% rispetto 2019, tuttavia, questo aumento è stato il risultato della economia in contrazione a causa della pandemia globale. Il sito Infocooperazione ricorda che si tratta di un rapporto che ha da sempre l’obiettivo di sensibilizzare i decisori a livello europeo sull’aiuto allo sviluppo fornendo dati e analisi approfondite anche a livello paese.
Secondo gli estensori i paesi donatori dell’UE hanno risposto in modo non uniforme alla pandemia: nonostante le pressioni per tagliare i budget per gli aiuti, alcuni Stati hanno superato l’obiettivo dello 0,7% o hanno aumentato notevolmente i finanziamenti. Donatori importanti come Francia e Germania, hanno però scelto di finanziare soprattutto attraverso prestiti piuttosto che sovvenzioni, e c’è una crescente preoccupazione che altri paesi donatori potrebbero seguire questo esempio.
Il rapporto fornisce un’analisi dettagliata della quantità e della qualità dell’Aiuto pubblico allo Sviluppo (APS) dell’UE per tutto il 2020 su domande chiave: È abbastanza? È impiegato correttamente? È efficace? È incentrato sull’uguaglianza?
Il focus dedicato all’Italia sottolinea come i livelli di APS rimangano la sfida più importante e che l’ultima Legge di Bilancio 2021/2023 non ha dato alcun contributo ad aumentarli significativamente. I numeri dell’aiuto italiano restano gonfiati dai dati del Ministero dell’Interno per i costi dei rifugiati nel paese. Non ci si aspetta una grande performance nei prossimi anni da parte dell’Italia anche se è incoraggiante il recente annuncio del primo ministro Draghi sui 300 milioni di euro in più per i vaccini nei paesi poveri e 200 in più su cambiamento climatico e la salute che verranno impegnati nei prossimi anni. Un grande miglioramento rispetto ai 98 milioni di dollari che l’Italia ha speso nel 2020 per il COVID-19 e rispetto a un trend che vede decrescere i contributi per il terzo anno consecutivo a un misero 0,22%.
Secondo Concord sempre più l’APS è contrassegnato da obiettivi politici che possono compromettere la qualità e diventare incoerente con i valori dell’UE. Ad esempio, negli ultimi anni, l’agenda di molti paesi su migrazione e sicurezza hanno deviato l’APS dal suo scopo principale di ridurre le disuguaglianze applicando una condizionalità sul tema migratorio.
È il messaggio politico che questa edizione di AidWatch vuol far emergere, non a caso il titolo di questa edizione è ‘Building partnerships or playing politics with aid?’. Concord vuole incidere in particolare sull’attuazione del Global Europe, il fondo dell’UE di 79,5 miliardi di euro per lo sviluppo globale fino al 2027, che secondo le ONG deve garantire un’implementazione che risponda ai bisogni reali che esistono nelle comunità del sud globale e non alle esigenze politiche di breve termine della Commissione Europea.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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