ROMA, 8 OTTOBRE – Al summit dei leader del G20 del 31 ottobre a Roma partecipera’, su iniziativa italiana, anche l’Unione Africana: lo ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi di Maio all’inizio della conferenza “Incontri con l’Africa” che ha portato a Roma le delegazioni di 49 Paesi africani di cui 32 a livello ministeriale, oltre a rappresentanti di organizzazioni internazionali del mondo del business e della societa’ civile.
“L’Africa – ha detto Di Maio – è da sempre una priorità della politica estera italiana. L’Italia guarda, infatti, a Europa, Mediterraneo e Africa come a un unico ‘macro-continente verticale’. I fattori di interdipendenza che attraversano questo asse geopolitico ci uniscono in un comune destino e ci chiamano a costruire assieme un futuro condiviso”.
Preceduta da una fitta serie di bilaterali, la conferenza e’ la terza del suo genere a Roma ed e’ stata organizzata nel quadro della presidenza di turno del G20 e della co-presidenza, con il Regno Unito, della CoP 26 per ribadire l’importanza del partenariato strategico e la centralità del continente africano. L’Africa, ha detto Di Maio, e’ “il continente del futuro” con oltre il 40 per cento della popolazione sotto i trent’anni e in cui l’Italia punta ad avere il ruolo di “ponte con l’Europa”: un tema sviluppato poi in una intervista con il quotidiano “L’Avvenire”.
Tra i temi in evidenza, quello dei vaccini, sottolineato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella:”L’Africa ha avuto solo il 2 per cento dei vaccini: c’è un problema di equa distribuzione che va risolto subito stimolando l’industria farmaceutica africana. In questo senso l’Europa ha deciso di investire un miliardo di euro, e l’Italia la sostiene per stimolare il vaccino africano, perché nessuno ne sarà fuori se non ne saremo tutti fuori”. L’Italia – ha ricordato Di Maio – ha contribuito a mobilitare l’impegno politico e finanziario necessario per la risposta al Covid-19, attraverso l’ACT Accelerator e la Covax Facility, e per garantire accesso equo agli aiuti sanitari. “Abbiamo finanziato la Facility con 345 milioni di euro e doneremo 45 milioni di dosi di vaccini entro l’anno corrente”.
Sicurezza, migrazioni e clima hanno affiancato il Covid nell’agenda dei lavori, con focus specializzati su energie rinnovabili, transizione energetica, finanza verde e sviluppo sostenibile. Per l’Italia, ha detto la Viceministra degli Esteri Marina Sereni, la chiave della strategia futura è nel considerare l’Africa come un “partner”, uscendo dalla logica di “beneficiari e donatori” e puntando alla crescita. Un impegno assicurato anche dal mondo imprenditoriale. “L’Africa – ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi – è il nostro continente”, e con “50 miliardi di metri cubi di gas” ogni anno “siamo i primi produttori di gas per il mercato domestico”. (@OnuItalia)