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sabato, Dicembre 7, 2024

Youth4Climate: l’Onu conta sui giovani; Greta, da adulti solo bla bla

MILANO, 28 SETTEMBRE – L’Onu conta sui giovani per agire concretamente contro il cambiamento climatico: “Contiamo sulla vostra energia. Le vostre voci contano davvero. Qui avete la possibilità di cambiare le cose, di dare soluzioni. Non vediamo l’ora di sentire le vostre proposte”, ha detto Patricia Espinosa, la segretaria esecutiva dell’Unfccc, l’agenzia delle Nazioni Unite sul clima, all’apertura al Mico di Milano della Youth4Climate, la conferenza dei giovani sulla crisi climatica.

“Sono 400 giovani leader. Vengono da tutto il mondo per lavorare su proposte concrete. Sono loro che erediteranno il pianeta: ascoltiamo la loro voce”, ha mandato a dire via Twitter da New York il Rappresentante Permanente italiano al Palazzo di Vetro Maurizio Massari ai 400 under 30 venuti da 186 paesi.

‘Youth4Climate: Driving Ambition’ nasce da un progetto dell’Italia e dell’ex ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che due anni fa propose e incasso’ il via libera dell’Onu a questa particolare regola d’ingaggio. Per la prima volta nella storia dei negoziati sull’ambiente, i giovani, con in testa le leader ambientaliste note in tutto il pianeta, la svedese Greta Thumberg e l’ugandese Vanessa Nakate per portare la voce dei ragazzi del nord e del sud del mondo uniti nella battaglia per il loro futuro, sono cosi’ oggi  passati all’azione indicando la loro ricetta contro le principali emergenze del clima. Per poi ritrovarsi, il prossimo 1° ottobre, di nuovo in piazza per il consueto appuntamento dei Fridays for Future.

“Per molti di noi ridurre e evitare non e’ piu’ abbastanza. Non ti puoi adattare alla perdita di culture, tradizioni e storia. Non ti puoi adattare alla fame. E’ ora che i leader mettano perdite e danni al centro del negoziato”, ha detto Vanessa, mentre Greta ha perso la pazienza:  “Dai leader mondiali sentiamo solo parole, 30 anni di bla bla bla. Parole che sembrano bellissime, ma che non hanno portato finora ad alcuna azione. Mentre le emissioni continuano ad aumentare”.

Per Greta “la crisi climatica è sintomo di una crisi di più ampio respiro, la crisi sociale della diseguaglianza, che viene dal colonialismo. Una crisi che nasce dall’idea che alcune persone valgono più di altre”. Prima di lei, Vanessa aveva ricordato che i paesi africani subiscono il peso maggiore della crisi climatica, pur emettendo solo il 3% dei gas serra e chiesto con forza ai paesi ricchi di aumentare gli aiuti. L’approccio sociale all’emergenza clima e’ stato fatto proprio dal Ministro per la Transizione economica Roberto Cingolani“Ricordate, i cambiamenti climatici e le disuguaglianze sociali globali devono essere affrontati insieme”. 

Le proposte dei giovani, raccolte nel documento finale dello Youth4Climate, saranno portate giovedì all’inaugurazione della Pre-Cop26, sempre al Mico di Milano, presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Mario Draghi e (in videoconferenza) il primo ministro britannico Boris Johnson e il segretario generale Antonio Guterres. L’appuntamento chiave sara’ poi a Glasgow dal primo al 12 novembre. (@alebal)

 

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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