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giovedì, Novembre 7, 2024

Afghanistan: Onu in campo, convoca conferenza di raccolta fondi a Ginevra

KABUL, 7 SETTEMBRE – In Afghanistan le Nazioni Unite sono al lavoro sia per sollecitare i ‘paesi di buona volontà’ ad affrontare il problema profughi, sia per pretendere dai talebani che rispettino gli impegni presi.

L’UNHCR ha nuovamente avvertito che una grave crisi umanitaria si profila in Afghanistan, tra la continua incertezza sulla situazione degli afghani vulnerabili che cercano rifugio oltre i confini del paese. Per affrontare la crisi, l’ONU ha annunciato un’importante conferenza di raccolta fondi che si terrà a Ginevra il 13 settembre. “La conferenza sosterrà un rapido aumento dei finanziamenti in modo che le operazioni umanitarie possano continuare; e fare appello per un accesso umanitario pieno e senza ostacoli per assicurarsi che gli afghani continuino a ottenere i servizi essenziali di cui hanno bisogno”, ha detto Stéphane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite. L’ONU rimane impegnata a fornire assistenza umanitaria a milioni di persone bisognose in tutto l’Afghanistan. La “realtà è che la crisi degli sfollati è all’interno dell’Afghanistan“, con oltre 600.000 afghani sfollati quest’anno, “l’80% dei quali sono donne e bambini”, ha fatto eco il portavoce dell’UNHCR, Babar Baloch. In un appello al mondo a non distogliere l’attenzione dagli afghani e dall’Afghanistan, ha avvertito che non possiamo permettere che questo “diventi una catastrofe umanitaria”.

Descrivendo la situazione ai confini del paese con il Pakistan, Baloch ha detto che l’UNHCR non aveva mai visto un tale “grande afflusso di rifugiati”, attraversando il Pakistan e l’Iran prima. L’appello di Baloch segue quell dell’UNHCR di martedì agli Stati confinanti con l’Afghanistan a mantenere aperte le loro frontiere a coloro che fuggono.

Gli Stati devono fornire protezione urgente ai giornalisti afghani e agli operatori dei media, che temono per le loro vite e cercano sicurezza all’estero, hanno detto esperti indipendenti per i diritti nominati dall’ONU. La sicurezza delle donne è di particolare preoccupazione in quanto stanno affrontando rischi crescenti dopo la conquista del paese e potrebbero essere prese di mira perchè lavorano nei media o semplicemente sono presenti nella politica e nella vita pubblica”. Ricordando al Consiglio dei diritti umani le varie risoluzioni sulla sicurezza dei giornalisti adottate negli ultimi anni, gli esperti hanno chiesto visti accelerati, assistenza per l’evacuazione e frontiere aperte per coloro che desiderano lasciare l’Afghanistan.

L’incontro di Griffiths con i talebani

Domenica infine, su richiesta del Segretario Generale, il coordinatore delle Nazioni Unite per gli aiuti di emergenza Martin Griffiths ha ha visitato il paese, dove ha parlato con il mullah Baradar e altre autorità talebane su questioni umanitarie. Le donne in Afghanistan svolgono un “ruolo fondamentale” nella consegna degli aiuti, ha detto, invitando tutte le parti a “garantirne i diritti, sicurezza e benessere”. Nel frattempo, i talebani hanno promesso la sicurezza del personale umanitario, garantito l’accesso umanitario alle persone bisognose e la libertà di movimento sia agli uomini che alle donne operatori umanitari. Griffiths ha anche in programma di incontrare i rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie nel paese, per trasmettere l’apprezzamento dell’Onu per la loro dedizione nel rimanere e nell’assistere otto milioni di persone quest’anno.

 

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://onuitalia.com
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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