MILANO, 1 SETTEMBRE – Si è concluso il processo di selezione dei giovani che parteciperanno alla fine di settembre a Milano al primo evento di lotta ai cambiamenti climatici interamente dedicato ai giovani, dal titolo ‘Youth4Climate: Driving Ambition’, al termine del quale avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con i rappresentati dei governi presenti alla PreCop26.
I risultati dell’incontro saranno portati alla 26/a Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), che si terrà a Glasgow a novembre, come pure saranno condivisi nelle altre riunioni delle Nazioni Unite dedicate allo sviluppo sostenibile.
I giovani partecipanti, che hanno tra i 15 e i 29 anni, sono stati selezionati nel rispetto dell’equilibrio geografico e di genere.
La selezione ha premiato l’attivismo sui temi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile. Sulla base delle risposte a un questionario di sei domande, sono stati selezionati i candidati che hanno dimostrato di avere capacità di pensiero strategico, leadership e motivazione.
Al centro dei lavori dell’incontro di Milano ci saranno quattro grandi temi e ulteriori sotto-temi. Per ognuno di questi i partecipanti sono chiamati a formulare proposte.
1. Youth Driving ambition: favorire la partecipazione dei giovani nei processi decisionali, con l’obiettivo di contribuire all’aumento dell’ambizione climatica e mettere in atto azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Sotto-temi, dimensione: locale, nazionale e multilaterale.
2. Sustainable recovery: come coniugare la ripresa economica dalla pandemia con l’attuazione degli obiettivi dall’Accordo di Parigi. Da approfondire: transizione energetica e green jobs, orientamento dei flussi finanziari, soluzioni bastate sulla natura, adattamento e resilienza e turismo sostenibile.
3. Non-state actors’ engagement: il ruolo svolto dagli attori non-governativi nella lotta al cambiamento climatico e nei settori che hanno un impatto nella vita quotidiana dei giovani, ad esempio: sistemi alimentari, imprenditoria giovanile, sport, moda e arte.
4. Climate conscious society: costruire una società più consapevole delle sfide climatiche. Ulteriori spunti da discutere: riconoscimento del ruolo svolto dalle comunità locali e popolazioni indigene; educazione ambientale – con riferimento anche al lavoro svolto dall’Action for Climate Empowerment dell’UNFCCC, in riferimento all’articolo 6 della Convenzione e all’articolo 12 dell’Accordo di Parigi; sensibilizzazione pubblica e comunicazione scientifica.
Il documento finale che verrà adottato il 30 settembre 2021 conterrà proprio le proposte e le raccomandazioni su questi temi da discutere con i rappresentanti dei governi che si riuniranno nei tre giorni seguenti in occasione della PreCop e a Glasgow a novembre. Ma l’impegno dell’Italia è che la voce dei giovani possa continuare a farsi sentire nelle successive occasioni di negoziato internazionale: dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ai dibattiti in seno all’ECOSOC, fino ai futuri tavoli UNFCCC.