SANTA MARGHERITA LIGURE, 26 AGOSTO – “Il G20 deve fare tutto il possibile per garantire che le donne afghane mantengano le loro libertà e i loro diritti”: aprendo la prima conferenza sulle donne nell’ambito del G20 organizzata sotto la presidenza italiana il premier Mario Draghi ha avvertito che “le ragazze e le donne afghane sono sul punto di tornare alla triste condizione in cui si trovavano vent’anni fa e rischiano di diventare ancora una volta cittadine di seconda classe, vittime di violenza e di discriminazioni sistematiche, soltanto per il fatto di essere donne”.
Partecipano al G20 sull’empowerment femminile le ministre per le Pari opportunità e delegate internazionali. I Paesi del G20, ha detto Draghi, hanno l’obbligo di “difendere i diritti delle donne ovunque nel mondo, soprattutto dove esse sono minacciate”.
Quanto alla Conferenza sulle donne, “l’Italia è pienamente impegnata nella lotta contro le disuguaglianze di genere e riteniamo che il G20 possa svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere le donne in tutto il mondo.
La ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, che presiede i lavori, ha detto che sulla strada dell’emancipazione femminile “è l’ora di accelerare”. La pandemia ha segnato anche un drammatico aumento dei casi di violenza contro le donne, aggravando un fenomeno che resterà difficile contrastare se non creando condizioni di vera parità. “Abbiamo l’opportunità, e credo anche la responsabilità, di cimentarci in uno sforzo congiunto per la creazione di un’agenda per la parità di genere a livello globale, che veda la convergenza di attori istituzionali pubblici, del settore privato e della società civile su obiettivi misurabili”, ha detto Bonetti. (@OnuItalia)