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martedì, Ottobre 8, 2024

Pandemie: Massari, rafforzare architettura sanitaria globale anche in vista nuovo trattato

NEW YORK, 28 LUGLIO – Rafforzare l’attuale architettura sanitaria globale, a partire dall’OMS, anche in vista di un potenziale nuovo trattato internazionale sulle pandemie: questo il messaggio dell’Ambasciatore Maurizio Massari nel suo primo discorso come Rappresentante permanente italiano alle Nazioni Unite di New York.

Massari e’ intervenuto nel corso una riunione plenaria informale dell’Assemblea Generale convocata per permettere all’Independent Panel for Preparedness and Response (IPPPR) di informare gli Stati membri sul loro rapporto finale. Lo scorso maggio, in occasione dell’Assemblea mondiale della sanità, i 194 Stati membri dell’OMS hanno deciso di discutere di un trattato internazionale sulle pandemie durante una sessione speciale che si terrà il prossimo novembre.Tale trattato sosterrebbe gli sforzi internazionali volti a rafforzare la sicurezza sanitaria mondiale, in particolare per quanto riguarda la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, alla luce degli insegnamenti tratti dalla pandemia da Covid-19.

“Nell’ultimo anno e mezzo, il rafforzamento della sicurezza sanitaria globale è diventato una priorità chiave a livello mondiale e l’azione multilaterale è il nostro strumento più efficace per affrontare tale priorità”, ha detto Massari ricordando che l’Italia ha posto la “salute globale e la preparazione e risposta alle pandemie” al centro della sua presidenza del G20.

“Ci siamo impegnati attivamente per facilitare soluzioni basate sul consenso e sull’evidenza per rafforzare l’architettura sanitaria globale e la preparazione e risposta alle pandemie, facilitando il dialogo e promuovendo azioni coordinate nelle sedi pertinenti, anche qui a New York e a Ginevra”, ha detto l’ambasciatore, indicando una serie di iniziative, tra cui la promozione dell’accesso equo e globale ai vaccini COVID-19, garanzie per il pieno sostegno dell’acceleratore ACT e della Covax Facility, ma anche ai processi interconnessi attraverso la “Dichiarazione di Roma” del Global Health Summit che ha posto le basi dei principi chiave per la preparazione e la risposta alla pandemia.

Durante quel vertice, l’Italia ha annunciato un ulteriore contributo di 300 milioni di euro alla Covax Facility e la condivisione delle dosi di 15 milioni di vaccini.

Inoltre, all’inizio di questo mese a Venezia, i membri del G20 hanno ricevuto il rapporto del “Gruppo indipendente di alto livello sul finanziamento dei mezzi globali per la preparazione e la risposta alle pandemie”, lanciato lo scorso febbraio. Come seguito immediato, i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20 hanno evidenziato “l’urgente necessità di essere meglio preparati alle future minacce sanitarie”, si sono impegnati a lavorare con i partner rilevanti, tra cui l’OMS e le istituzioni finanziarie internazionali (IFI), e hanno concordato di “sviluppare proposte di finanziamento sostenibile per rafforzare la futura preparazione e risposta alle pandemie, e di migliorare la governance internazionale e il coordinamento tra i responsabili delle politiche sanitarie e finanziarie globali”.

Il G20 continuerà ad essere molto impegnato in quest’area di lavoro, in vista dei prossimi appuntamenti: la ministeriale del G20 sulla salute il prossimo settembre, la ministeriale congiunta dei ministri delle Finanze e della Salute in ottobre e il G20 Leaders Summit a Roma alla fine dello stesso mese. (@OnuItalia)

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OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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