PISA, 29 GIUGNO – Con il rientro degli ultimi militari del contingente italiano si e’ conclusa ufficialmente la missione italiana in Afghanistan. “E’ terminato cosi’ in totale sicurezza un imponente sforzo logistico e operativo delle Forze Armate, non termina però l’impegno della comunità internazionale e dell’Italia per l’Afghanistan che continuerà in altre forme, a partire dal rafforzamento della cooperazione allo sviluppo e al sostegno alle istituzioni repubblicane afghane”, ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini commentando l’arrivo presso l’aeroporto militare di Pisa del Generale di Brigata Beniamino Vergori, Comandante del Contingente, e degli ultimi militari che erano ancora schierati ad Herat.
Afghanistan: ultimi militari rientrati a Pisa, si chiude missione italiana
“Un momento toccante e straordinario con la chiusura di un capitolo significativo della nostra storia. Terminano 20 anni di sforzo nazionale che hanno visto la dedizione e lo spirito di sacrificio dei nostri oltre 50.000 uomini e donne in divisa che si sono avvicendati in questi lunghi anni e voglio ricordare con gratitudine i 723 feriti e con profonda commozione le 53 vittime italiane che hanno perso la vita al servizio della Repubblica e per portare stabilizzazione e pace in Afghanistan” ha affermato Guerini.
L’impegno italiano in Afghanistan – così come annunciato dal Ministro della Difesa lo scorso 8 giugno nel corso della cerimonia dell’ammainabandiera presso la base italiana – continuerà non solo sotto il profilo delle attività di cooperazione allo sviluppo e rafforzamento delle Istituzioni ma anche nell’addestramento e potenziamento delle Forze di Sicurezza afgane, per non disperdere i risultati ottenuti finora.
L’operazione di rientro si è contraddistinta per la sua complessa natura – operativa e logistica – comprendendo tutto lo spettro delle attività operative militari. Uno sforzo significativo che il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha pianificato e condotto sulla base di un quadro situazionale corrente di un teatro operativo volatile e complesso che ha richiesto un’attenta e costante analisi di tutti gli aspetti prettamente operativi legati alla difesa e protezione del Contingente.
Si e’ conclusa cosi’ di fatto, per l’Italia, la missione Resolute Support, subentrata dal 1 gennaio 2015 alla missione ISAF, che ha avuto come focus in questi anni, la formazione, la consulenza e l’assistenza alle Afghan Security Institutions (ASI – Ministry of Defense and Ministry of Interior) e alle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF) a livello ministeriale, istituzionale, e al livello operativo. (@OnuItalia)