ROMA, 3 GIUGNO- “La nuova Fifa ha imparato dalle esperienze passate” quanto a rischio corruzione: così Gianni Infantino, presidente della confederazione mondiale del calcio, invitato dall’Assemblea generale, ha spiegato all’Onu il forte impegno contro la corruzione per proteggere l’integrità dello sport. Il presidente ha parlato della partnership della FIFA con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) e dell’approccio comune a tolleranza zero nella lotta contro la corruzione.
Parlando del piano speciale di 1.5 miliardi di dollari a federazioni e confederazioni per la crisi da pandemia, Infantino ha spiegato che per evitare abusi la Fifa ha definito “un solido meccanismo di governance finanziaria, con bilanci certificati e revisioni separate, e un direttivo guidato da Olli Rehn“, il commissario europeo per gli Affari economici.
Nei progetti della Fifa un calcio sostenibile e pulito: “Ma sono necessari un controllo finanziario che non faccia sconti e la lotta incessante per combattere la manipolazione delle partite”. “Il passato – ha detto Infantino – ha mostrato come le organizzazioni sportive possano essere colpite dalla corruzione e dalla ricerca immorale di profitto degli individui”.